Capo Di Stato Maggiore Esercito
Solitamente non spetta neppure per la risoluzione consensuale del contratto, a meno che la procedura conciliativa non abbia avuto luogo davanti alla Direzione Territoriale del Lavoro. Si ha diritto alla Naspi anche qualora la risoluzione consensuale sia motivata dal rifiuto del lavoratore a trasferirsi ad un'altra sede aziendale distante più di 50 km dalla precedente. Come anticipato però prima di fare richiesta della Naspi c'è un altro requisito da soddisfare: chi ha perso il lavoro deve ottenere il riconoscimento dello stato di disoccupazione al centro per l'impiego ( qui le informazioni su come fare). Gli altri requisiti Ai fini del riconoscimento della Naspi il disoccupato deve soddisfare altri due requisiti oltre alla perdita involontaria del lavoro. Nel dettaglio, questo deve aver maturato: 13 settimane contributive nei quattro anni precedenti al periodo di disoccupazione; 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti al periodo di disoccupazione. A chi non spetta la disoccupazione?
È opportuno ricordare che dal 91° giorno di disoccupazione, l'ammontare dell'assegno diminuisce del 3% ogni mese. Quanto dura la disoccupazione La durata della nuova disoccupazione 2020, come confermato dalla circolare 20/2020 dell'INPS e stabilito dal Jobs Act, è di 24 mesi. Alla persona disoccupata spetta un numero di settimane di disoccupazione pari alla metà di quelle contributive degli ultimi 4 anni. Per i lavoratori precari invece, il discorso cambia. In questo caso la naspi durata massima è di 6 mesi. Questo avviene perché si presume che dopo una collaborazione di un anno, ci sia in realtà un rapporto di lavoro subordinato. È opportuno infine ricordare che non posso essere considerati come contributivi quei periodi dove si è goduto di altre indennità di disoccupazione. pratiche online
Nel caso in cui non se ne fosse in possesso, la prima cosa da fare è richiederlo tramite patronato e poi avviare la pratica online che si compie in pochi semplici passaggi: fare il login nell'area dei Servizi online del sito Inps; selezionare Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito e poi cliccare sulla voce NASpI; cliccare su Indennità di Naspi e poi su Invio domanda; controllare bene i dati anagrafici personali, motivazioni del licenziamento e tutte le informazioni comunicate; procedere all'invio della domanda di disoccupazione. La presentazione della domanda implica, a sua volta, un'altra serie di requisiti, primo fra tutti quello di non essere in qualsiasi modo occupato, anche saltuariamente. Il lavoratore disoccupato dovrà essere immediatamente disponibile a iniziare un altro lavoro consegnando al Centro Per l'Impiego i documenti necessari (carta d'identità o documento di riconoscimento valido, copia del contratto di lavoro, per i disoccupati stranieri verrà richiesto anche il permesso di soggiorno e un indirizzo abitativo).
Il congedo di maternità spetta anche a chi è disoccupato? Sì, ma solo in determinate circostanze. Come noto alle lavoratrici in servizio che restano incinte è riconosciuto il congedo di maternità, ovvero 5 mesi di astensione obbligatoria dal lavoro retribuiti dall'INPS tramite un'indennità sostitutiva. Lo stesso diritto può spettare anche al padre, ma solo quando la mamma - per diverse circostanze - non ne può beneficiare. Ci si chiede però se il congedo di maternità è riconosciuto anche a quelle lavoratrici che nel frattempo abbiano perso il lavoro e quindi abbiano ottenuto il riconoscimento dello stato di disoccupazione. La risposta è affermativa: come si legge sul sito dell'INPS, infatti, secondo quanto previsto dall'articolo 24 del Testo Unico maternità/paternità, il congedo di maternità spetta anche a coloro che risultano disoccupate o sospese. Per ottenere il congedo di maternità anche se disoccupate, però, le ex lavoratrici devono soddisfare determinate condizioni; vediamo quali analizzando i requisiti necessari ai fini del riconoscimento dell'indennità da parte dell'INPS.
(E' il modello dove devi indicare il codice Iban della banca o posta per ricevere i pagamenti della disoccupazione mensilmente) gli ultimi 4 bollettini Mav di contributi versati, contratto di lavoro, se la prestazione lavorativa è a tempo determinato. La disoccupazione Naspi spetta, anche quando non si ha una residenza nel territorio dello Stato Italiano. Per questo è importante leggere il nostro articolo: Prestazione Inps senza fissa dimora o irreperibili. Per inviare la domanda Naspi con il Pin dispositivo Inps o lo Spid guarda il nostro video: Disoccupazione badanti e colf: quanto spetta? La disoccupazione Naspi dura per un massimo di 24 mesi ed è pari alla metà delle settimane lavorate nei 4 anni precedenti. Dopo la presentazione della domanda, riceverai la lettera di accoglimento al domicilio indicato o potrai scaricarla, nel servizio online Inps: cassetta postale Inps.
Successivamente, la domanda viene trasmessa all'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro [3], al fine dell'inserimento nel sistema informativo unitario delle politiche attive. Stato di disoccupazione: quando si perde La legge riconosce al disoccupato non solo dei diritti, ma anche dei doveri che se non ottemperati comportano la perdita dello stato di disoccupazione e dell'indennità. Una delle cause generatrici della perdita di tale riconoscimento è proprio l' assenza alle convocazioni del Centro per l'Impiego. Il Centro per l'Impiego, infatti, ha la facoltà di convocare in sede il disoccupato per diversi motivi, quali la conferma dello stato di disoccupazione, la redazione della profilazione personale, la stipula di un patto di servizio personalizzato e via discorrendo. Il disoccupato, dunque, ha l'onere di tenere incontri con il responsabile delle attività, conformemente alla frequenza indicata al momento della stipula del patto. L'assenza si considera legittima solo se giustificata con comunicazione congrua ed anticipata.