Capo Di Stato Maggiore Esercito
È vergognoso parlare di bambini preconfezionati, ho vergogna. Ho deciso di entrare in politica, non scendere, per portare questa testimonianza, questi valori quasi persi. Dopo 30 mi sentivo quasi inutile. È stata una scelta indipendente? Sono stato tirato da tutte le parti ma è stata una mia scelta e ho deciso di salire sul carro più piccolo, quello che è nelle mie corde, che gli stessi valori, Demos, nasce dal basso, dalle associazioni. E poi confluisce nel Pd, ma è chiaro. Non c'è alternativa a questa onda che ci sta travolgendo, invece noi dobbiamo difenderci anche con le unghie e con i denti. Non possiamo permettere che la nostra Costituzione e la nostra democrazia venga calpestata tutti i giorni. Cosa pensa dell' indagine sullo striscione esposto a Salerno? Ci dobbiamo aspettare di tutto, non siamo più in democrazia, non c'è diritto di protestare, non c'è diritto di pensiero, di nulla. Tutt quello che non gli sta bene viene sottoposto a sequestro, piuttosto viene espulsa dalle scuole.
"Sgomberiamo il campo da un equivoco. La presenza delle istituzioni europee è stata una conquista di grande valore. E l'Europa, come si dice con termine generale, non è stata un nemico come taluni vogliono far credere ingannando gli elettori. Siamo tutti cittadini europei, come dicono i Trattati, e giriamo liberamente senza passaporto. Vuol dire qualcosa, no? Ci sono state tante conquiste, anche in termini di difesa dei diritti. Ma non basta. Bisogna convertire l'Ue verso una più intensa azione sociale. Per farlo ecco l'equivoco da spazzare via: in Ue le decisioni sono in mano non tanto al parlamento quanto ai governi che siedono nel Consiglio dei ministri e nel Consiglio europeo. Le faccio un solo esempio: se non si riesce a decidere su come regolarsi con l'immigrazione non c'entra niente la Commissione e né il Parlamento. Sono i capi di Stato e di governo, e dunque anche il governo italiano, che non hanno saputo affrontare il problema e risolverlo. Sono loro che hanno il potere di farlo in questa materia".
Il film è stato presentato alla 37ª edizione del Torino Film Festival del 2019. [5] È uno dei nove intervistati nel documentario Vaccini. 9 lezioni di scienza di Elisabetta Sgarbi sull'importanza dei vaccini, presentato anch'esso alla 37ª edizione del Torino Film Festival. [6] Attività politica [ modifica | modifica wikitesto] Alle politiche del 2018 Liberi e Uguali annuncia la sua candidatura al Senato, ma alla fine Bartolo vi rinuncia [7]. Aderisce nel febbraio 2019 a Democrazia Solidale [8]. In occasione delle elezioni europee del 2019, si candida nelle liste del Partito Democratico per le circoscrizioni Italia insulare e Italia centrale, venendo eletto in entrambe le circoscrizioni e raggiungendo rispettivamente il primo posto (con 135. 098 voti, cui si aggiungono 808 voti dall'estero) ed il secondo posto (con 139. 158 voti, cui si aggiungono 895 voti dall'estero) [9]. Ha optato per la circoscrizione insulare e si è insediato all'Europarlamento il 2 luglio 2019. Aderisce al Gruppo dell' Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D).
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Per restare in Sicilia c'è un allarme rosso perché oltre 500 milioni stanno per volar via non utilizzati. Le dico di più: per la prossima programmazione settennale l'Ue ha previsto per l'Italia 38 miliardi, quattro in più. E sa perché? Perché l'Italia sta regredendo e alle cinque regioni che già usufruivano dei Fondi adesso si sono aggiunte Sardegna e Molise. Sembra un paradosso. Ci daranno più fondi perché diventiamo meno ricchi. Chiaro"?
Nel marzo 2011 è stato nominato coordinatore di tutte le attività sanitarie nelle Isole Pelagie dall'allora assessore alla Salute della Regione Siciliana Massimo Russo. [1] Nonostante qualche settimana prima fosse stato colpito da un'ischemia cerebrale, [2] è stato in prima fila nei soccorsi ai sopravvissuti del Naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013 di un peschereccio carico di oltre 500 migranti, in cui persero la vita 368 persone [3]. Prende parte nel 2015 al film documentario Fuocoammare di Gianfranco Rosi, che nel febbraio 2016 ha vinto l' Orso d'oro al 66º festival di Berlino e ha ottenuto una candidatura nella categoria "Miglior documentario" agli Oscar 2017. Nel luglio 2019, essendosi posto in aspettativa per il mandato di europarlamentare, viene sostituito alla guida del poliambulatorio di Lampedusa dall'ex deputato Francesco Cascio [4]. Al suo libro Lacrime di sale è ispirato il film Nour (regia di Maurizio Zaccaro) in cui l'attore Sergio Castellitto veste i panni del medico di Lampedusa.
Alla fine lettura e della visione molti di quelli che abusano dell'aggettivo denigratorio "buonista" se ne vergogneranno. Pietro Bartolo è diventato un personaggio conosciuto a livello internazionale, al pari del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, semplicemente per aver fatto il suo lavoro con scrupolo e dedizione. Ed è questa una delle ragioni per cui è una delle figure più odiate da quanti vogliono ridurre il confronto politico a una rissa. L'abbiamo sentito per chiedergli se voleva rivolgere un saluto agli elettori sardi. Ci ha consegnato queste parole, che riproduciamo testualmente: "Credo che noi, siciliani e sardi, siamo prima di tutto isolani. Io, anzi, lo sono due volte, visto che sono siciliano e lampedusano. C'è chi dice che siamo divisi dal mare. Io invece credo che il mare ci unisca. Siamo uniti dal mare come donne e uomini del Mediterraneo. E' questa una delle cose che voglio dire all'Europa".
Da 30 anni in prima linea a Lampedusa per aiutare i migranti, Pietro Bartolo è eletto con il Pd e 135mila preferenze Pietro Bartolo Nel generale avanzamento delle destre xenofobe europee, dall'Italia arriva un raggio di speranza: Pietro Bartolo, medico di Lampedusa e candidato con il Pd, esponente di Demos, è stato eletto e ha trascinato i democratici, con oltre 135mila preferenze nelle circoscrizioni dove era iscritto. Da 30 anni attivo come medico del poliambulatorio di Lampedusa, Bartolo in un' intervista rilasciata a Globalist non molto tempo fa affermava l'importanza di "arginare questa deriva populista, sovranista e xenofoba, perché il nostro Paese non merita di essere rappresentato da chi semina paura, ma da chi costruisce speranza. Non merita di essere rappresentato da chi alza muri, ma da chi costruisce ponti". Sempre nell'intervista, Bartolo ha dichiarato la sua intenzione di proporre, da eurodeputato, "una revisione della convenzione di Dublino, per dare alle persone in arrivo la possibilità di raggiungere i Paesi in cui desiderano vivere.