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Oggi Venezia annega in un mare di soldi buttati. Leggi anche: I negazionisti del global warming annegano nell'acqua alta a Venezia
Il Mose di Venezia ha radici lontane. Mentre si contano i danni provocati dall'acqua alta infuria la polemica sull'opera attesa da anni che avrebbe dovuto proteggere la città. Elisabetta Spitz nuovo commissario del Mose. Ecco tutto ciò che c'è da sapere Mose e Venezia, una storia infinita. Nel frattempo: 187 centimetri d'acqua il 12 novembre, 130 centimetri il 13 novembre. Il peggio per la città potrebbe essere alle spalle e mentre si comincia con la conta dei danni – centinaia di milioni di euro secondo il sindaco Luigi Brugnaro – infuria la polemica sul Mose, uno dei più grandi progetti infrastrutturali della storia italiana che avrebbe dovuto avere il compito di proteggere Venezia proprio in casi come questi, evitando morti, allagamenti e danni a monumenti, abitazioni e alberghi. Ma il Mose, dopo decenni di progetti e lavori che hanno richiesto parecchi miliardi di soldi pubblici, non è ancora pronto, bloccato da una pioggia di problemi tecnici, ma anche e soprattutto da scandali, arresti, commissariamenti e beghe politiche.
Mose, cos'è e perché non è attivo. Tutte le informazioni sull'opera tanto discussa dopo l'ennesimo episodio di acqua alta avvenuto a Venezia. VENEZIA – Che cos'è il Mose? L'opera continua ad essere al centro del dibattito tra maggioranza e opposizione dopo l'alluvione di Venezia. Ma andiamo a conoscere meglio i particolari di questa struttura che dovrebbe entrare in funzione quando l'acqua alta in Laguna supera i 110 centimetri. La storia del Mose Il Mose è ormai al centro della discussione da diversi anni. Il primo prototipo è stato varato nel novembre 1988 anche il sì è arrivato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici due anni dopo. La discussione, comunque, non si è fermata lì visto che il Comune, sotto alcune pressioni, è stato costretto a disporre una Valutazione di Impatto Ambientale con il no della Commissione Via del Ministero. La vicenda, quindi, si è spostata in Tribunale con la sentenza definitiva del TAR arrivata nel 2000 e che ha annullato il decreto. Il via libera ha consentito al governo di mettersi al lavoro per iniziare a costruire questa struttura tanto che il 2003 sono stati posti i primi 'sassi'.
La laguna di Venezia e le tre bocche di porto – Fonte: Mose Venezia A costruire e gestire il Mose è il Consorzio Venezia Nuova, unione di imprese e cooperative locali e nazionali, che però nel 2014 è stato commissariato dallo Stato a causa di un enorme scandalo relativo a fondi illeciti e corruzione. MOSE: COME FUNZIONA Per evitare di deturpare il paesaggio della Laguna, le paratoie sono piene d'acqua e rimangono disposte sul fondale per la maggior parte del tempo. Quando l'alta marea supera la soglia dei 110 centimetri, le paratoie vengono svuotate immettendo al loro interno aria compressa. Man mano che l'acqua esce le paratoie si sollevano e bloccano il flusso della marea che entra nella Laguna, evitando che Venezia corra pericoli. Funzionamento Paratoie – Fonte: Mose Venezia Il progetto prevede che le dighe a scomparsa resistano a maree alte fino a 3 metri. Non solo. In teoria, se il cambiamento climatico farà innalzare il livello del mare, il Mose riuscirà a governare un livello medio più alto di 60 centimetri rispetto a quello attuale.
Cosa non convince del Mose Come funziona? O meglio come dovrebbe funzionare? L'idea del Mose è nata negli anni '80 proprio per difendere Venezia e la sua laguna dall' acqua alta superiore ai 110 centimetri. Si tratterebbe di un sistema composto da 78 paratie mobili che andrebbero a proteggere le tre bocche di porto lagunari: Lido, Malamocco e Chioggia. Secondo alcuni proprio la risagomatura artificiale che dovrebbe tenere a riparo queste ultime sarebbe pure poco rispettosa degli ecosistemi marini. leggi anche l'articolo —> Venezia, Sgarbi: «Il Mose deve partire subito! La Basilica di "San Marco" è allo sfinimento» Notizie dall'Italia Cristina La Bella è redattrice di "UrbanPost". Sin da bambina sogna di diventare giornalista. Si laurea nel 2014 in "Lettere Moderne" e nel 2017 in "Filologia Moderna" all'Università La Sapienza di Roma. Il 16 aprile 2018 riceve il riconoscimento di "Laureato Eccellente" per il suo percorso di studi. Cofondatrice di "Voci di Fondo", ha scritto, tra i tanti, con giornali quali "Prima Pagina Online", "Newsly", "SuccedeOggi" e "LuxGallery".
Ma la lotta tra Comune e Stato non è finita qui tanto che il sindaco di Venezia non si è dato per vinto ed ha cercato di dare vita a dei nuovi progetti a minor impatto ambientale. I veri lavori per dare vita a questa opera sono iniziati ad inizio 2013. Ma dopo qualche settimana è arrivata la brusca frenata con l'arresto di Piergiorgio Baita e lo stop alla costruzione del Mose che è durato fino ad oggi. fonte foto Gli scandali Nel corso di questi anni gli scandali sono stati diversi con lo Stato che nel 2014 ha commissariato il Consorzio Venezia Nuova, concessionario del MIT per la realizzazione dei lavori, perché i suoi membri avevano ricevuto dei fondi illeciti. Inchieste che hanno visto coinvolti anche Giancarlo Galan (ex governatore della Regione Veneto) e Altero Matteoli, a quei tempi titolare dei ministeri dell'Ambiente e dei Trasporti. Come funziona il Mose Il Mose è un'opera che consente a Venezia di difendersi dalle alluvioni. Le barriere, infatti, entrano in funzione quando l'acqua supera i 110 centimetri e per questo nella serata di ieri, martedì 12 dicembre, la nuova opera avrebbe consentito di evitare i danni creati dall'ennesima alta marea in Laguna.
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L'alta marea viene così bloccata prima che possa entrare in laguna. Quando le condizioni tornano normali, le paratoie si riempiono di nuovo d'acqua e rientrano nei propri alloggiamenti. Le previsioni Sarà davvero una protezione sufficiente? Secondo il progetto, saranno necessarie circa cinque ore per permettere al Mose di attivarsi e proteggere la città. In questo tempo, è considerato anche l'intervallo di sollevamento delle paratoie, che dura circa 30 minuti, e quello di chiusura, di circa un quarto d'ora. L'implementazione del Mose prevede una serie di interventi strutturali come il rialzo delle rive e il rinforzo dei litorali. In futuro, serviranno a proteggere Venezia e la laguna da maree alte 3 metri e dall'innalzamento del livello del mare fino a 60 centimetri nei prossimi 100 anni. O, almeno, questa è l'idea di base: la data di consegna dell'opera adesso è fissata al 31 dicembre 2021. Leggi anche: Allarme a Venezia, acqua fino a 190 cm: un morto. Il sindaco: «Chiediamo lo stato di calamità» Venezia, l'acqua alta danneggia l'arte: «Gravi danni a San Marco» – Le immagini Inchiesta Mose, tutto quello che c'è da sapere (spiegato in tre minuti)