Capo Di Stato Maggiore Esercito
MARTIROLOGIO ROMANO. A Nàpoli, in Campània, la deposizione di san Giàcomo della Marca, Sacerdote dell'Ordine dei Minori e Confessore, illustre per l'austerità della vita, per la predicazione apostolica e per molte legazioni compiute a vantaggio della Cristianità. Dal Sommo Pontefice Benedétto decimoterzo fu ascritto nel catalogo dei Santi. Lascia un pensiero su San Giacomo della Marca Ti può interessare anche: - San Giacomo il Maggiore Apostolo S. Giacomo il Maggiore fu uno dei dodici Apostoli. Perchè i Samaritani non avevano voluto ricevere i discepoli mandati da Gesù, Giacomo, col fratello... - Santi Filippo e Giacomo Apostoli Apostoli S. Filippo, nativo di Betsaida, era un uomo giusto e spesso consultava le Scritture per conoscere quando si sarebbe avverata la promessa del futuro Liberatore... - San Giacomo il Minore Apostolo Giacomo è chiamato il Minore, per distinguerlo dall'altro Giacomo. Questo era figlio di Alfeo e cugino del Signore. Non ha parte alcuna nei vangeli; egli... - Santi Mariano e Giacomo Martiri di Lambesa Mariano e Giacomo, martiri della Numidia in Africa del Nord, sono di particolare interesse perché i documenti che descrivono la loro morte sono autentici,... Segui il santo del giorno: Mostra santi del giorno: Usa il calendario: Oggi 28 maggio si venera: - San Germano di Parigi Vescovo Visse al tempo dei Merovingi.
27 Novembre 2017 Pubblicato in News San Giacomo nasce a Monteprandone, in provincia di Ascoli Piceno, il 1 settembre 1393. Passa la fanciullezza a pascolare pecore e maiali, lavoro che lui stesso percepisce come duro e pericoloso. In seguito frequenta la scuola ad Ascoli dove studia letteratura, grammatica, latino, retorica e poesia. I suoi studi letterari saranno preziosi per il suo avvenire di predicatore stimato in tutta Europa. Per Domenico, questo il suo nome di battesimo, il periodo ad Ascoli fu sereno e fecondo, tanto che la città sarà ricordata affettuosamente nelle sue lettere come "carissima patria". Ormai cresciuto, il giovane Domenico consegue la laurea in diritto a Perugia e il suo carattere forte e le sue qualità morali gli consentono di unire il lavoro allo studio, senza perdere tempo, fuggendo le cattive compagnie. A ventun anni circa si apre davanti a lui la strada della magistratura e diviene notaio alla segreteria comunale di Firenze e giudice di pace a Bibbiena. Nel 1416 però una svolta sorprende la sua vita: abbandona la carriera di magistrato e sceglie la vita religiosa entrando nell'ordine francescano alla Porziuncola di Assisi.
In quegli anni inizia la creazione di istituti di beneficenza e di aiuto dei bisognosi anche a contrasto dei vizi dell'avarizia e dell'usura. I Monti di pietà servivano per consentire ai poveri di impegnare le proprie cose non agli elevati tassi degli usurai ma ad interessi minimi. San Giacomo passa gli ultimi anni della sua vita ammalato, ma nonostante ciò, costituisce una biblioteca nel convento di Santa Maria delle Grazie di Monteprandone dove raccoglie sermoni, passi della Scrittura, opere teologiche e giuridiche. Nel 1472, chiamato dal re Ferdinando e voluto da Papa Sisto IV, data la sua fama di santità, parte alla volta di Napoli dove trascorre gli ultimi tre anni della sua vita. Si spegne e nasce al cielo il 28 novembre 1476 venendo ricordato come grande predicatore del suo tempo e fedele servo del Signore. Autore: Ilaria Crocioni Nata a Torino, Laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Torino. Specializzazione in Direzione delle Imprese. Già assistente di stage giornalista Rai per la sede di NYC.
Da quel momento la sua azione antiereticale si estende dalla Bosnia all'Ungheria, dove predica contro gli hussiti in fuga dalla Boemia. Nell'agosto del 1436 il Papa lo nomina inquisitore di Austria e Ungheria concedendogli ampi poteri e permettendogli di erigere nuovi conventi in quelle terre. L'appoggio dell'Imperatore e del Pontefice, oltre che il titolo di legatus del Concilio di Basilea, non sono però sufficienti a garantirgli l'intoccabilità e non solo riceve persecuzioni da parte del clero locale, non solo tentano di ucciderlo più volte, ma subisce anche una scomunica da parte di Simone, arcidiacono di Bacs. Assunse anche il compito di predicare a favore della crociata contro i Turchi: a questo scopo nel 1443 fu nominato da Eugenio IV nunzio apostolico. Venne proposto pure Arcivescovo di Milano, ma rifiutò l'incarico. Tra le attività dell'ultima fase della sua vita va ricordata la costituzione della biblioteca del convento di Santa Maria delle Grazie di Monteprandone, nella quale il Santo riuscì a radunare circa duecento codici; essi costituivano una vera e propria officina del predicatore, contenente modelli e abbozzi di sermoni, raccolte di passi scritturali, exempla e auctoritates teologiche e giuridiche.
SOLENNITÁ di San Giacomo della Marca 28 novembre 2019 Il primo conventino, composto di pochi e stretti locali, fu eretto nel 1449 con la bolla di Papa Nicoló V, emanata il 22 agosto di quell′anno e ottenuta da San Giacomo. A nord del conventino fu edificato anche la chiesa che il santo volle dedicare alla Madonna delle Grazie. leggi tutto La Chiesa, la Cappella della Madonna delle Grazie, la Cappella di San giacomo della Marca il chiostro, il museo, il corpo incorrotto, speciale prottettore dei bambini Vedi il video sul Santuario San Giacomo della Marca video vai al canale youtube vai alla pagina Tv2000it-Siamo Noi - Monteprandone (Ap), San Giacomo Della Marca di Giorgio Brancia Con Giorgio Brancia siamo andati a Monteprandone, in provincia di Ascoli Piceno, per conoscere la storia e i luoghi di San Giacomo della Marca. Nato a Monteprandone (Ascoli Piceno) nel 1394, fu discepolo di san Bernardino da Siena, dal quale ricevette a 22 anni il saio francescano. Come il maestro, anch'egli si diede alla predicazione, in Italia, Polonia, Boemia, Bosnia e in Ungheria dove si recò per ordine del Papa.
Morì a Napoli il 28 novembre 1476. Il suo corpo venne sepolto nella chiesa di Santa Maria la Nova a Napoli. Nel 2001 il corpo è stato traslato nel Santuario "Santa Maria delle Grazie", da lui fondato nel 1449, a Monteprandone. Il culto Modifica È stato beatificato il 12 agosto 1624 da papa Urbano VIII. Papa Benedetto XIII lo ha proclamato santo il 10 dicembre 1726. È tra i patroni della città di Napoli, di Monteprandone e compatrono di Mantova. A lui sono intitolate due parrocchie in territorio italiano: ad Ascoli Piceno e a Porto d'Ascoli. Memoria liturgica il 28 novembre. Note Modifica Bibliografia Modifica Giacomo della Marca, Confessione, Cagli, Roberto da Fano, Bernardino: da Bergamo, 1476. URL consultato il 30 aprile 2015. San Giacomo della Marca e l'altra Europa. Crociata, martirio e predicazione nel Mediterraneo Orientale (secc. XIII-XV). Atti del Convegno Internazionale di studi (Monteprandone, 24-25 novembre 2006). A cura di Fulvia Serpico, Firenze, Sismel - Edizioni del Galluzzo, 2007 ( Società internazionale per lo studio del Medioevo latino) Francesco Pirani, Armonie Picene, in Medioevo, De Agostini Periodici, X, 2008, pag. 102.
La Fondazione San Giacomo della Marca nasce dal desiderio di persone ed opere di costituire un punto di dialogo ed approfondimento culturale della vitalità di una presenza che i vari soggetti sociali pongono nel territorio della regione Marche. Le ricchezze di questa presenza sociale ci arriva da una tradizione viva che oggi ci propone fatti di vita originali nei vari settori dell'espressività umana: dal lavoro, all' impresa, dal terzo settore alla cultura, sino all' arte.
Ascolta da RadioVaticana: Ascolta da RadioRai: Ascolta da RadioMaria: Il tempo che precedette la Riforma protestante fu caratterizzato dalla solida e grandiosa opera di alcuni predicatori, fra loro uno fu davvero grande e venne anche scomunicato, si chiamava San Giacomo della Marca (1393-1476), la cui festa liturgica cade il 28 novembre. Fra il XIV e XV secolo la Chiesa era soggetta alle corruzioni e allo stesso tempo molti eretici andavano imbrogliando sia Fede che dottrina. Un poco di ordine, benché si stesse preparando il terreno sul quale avrebbe agito l'eresiarca Lutero, venne portato da questi impavidi predicatori. Nato a Monteprandone (Ascoli Piceno), a 22 anni, in Santa Maria degli Angeli, prese il saio francescano dalle mani di San Bernardino da Siena. La sua vita fu di estrema penitenza. Si sottoponeva a sette quaresime durante l'anno e negli altri giorni i suoi pasti consistevano in una scodella di fave cotte nell'acqua. Malato, ricevette sei volte l'Estrema Unzione, eppure resistette nella faticosa vita dei predicatori itineranti.