Capo Di Stato Maggiore Esercito
Creare ed emettere una fattura formalmente corretta è un'operazione addirittura semplificata dalla presenza dei software di fatturazione elettronica. Il nuovo obbligo, tuttavia, ha inserito un ulteriore livello di controllo sulle fatture: quello eseguito dal Sistema di Interscambio. Il Sistema di Interscambio e lo scarto di fatture elettroniche Uno dei compiti del Sistema di interscambio, il sistema informatico dell'Agenzia delle Entrate, è proprio quello di verificare il contenuto delle fatture elettroniche, notificando successivamente l'esito dei controlli. Nel caso dello scambio di fatture tra privati, ad esempio, se le verifiche vengono superate con successo, la fattura verrà consegnata al destinatario e all'emittente sarà recapitata una ricevuta di consegna. Se, invece, vengono rilevate delle inesattezze nel tracciato della fattura, questa non verrà consegnata e al mittente verrà recapitata una notifica di scarto in cui sarà riportata la natura dell'errore riscontrato. Occorre ricordare che le fatture scartate sono considerate come fatture mai emesse.
Per rendere il processo di fatturazione elettronica più semplice e sfruttare al massimo i suoi vantaggi in termini di efficientamento delle attività amministrative, l'Agenzia delle entrate ha predisposto una serie di servizi – totalmente gratuiti per gli utenti – per predisporre, trasmettere, consultare e conservare le fatture elettroniche. Per predisporre le fatture elettroniche sono disponibili 3 strumenti: una procedura web, che oltre a predisporre consente anche di trasmettere le fatture elettroniche; per utilizzare questa procedura occorre accedere al portale " Fatture e Corrispettivi " un software per PC fisso disponibile, con la sua guida, al seguente link; tale procedura consente solo di predisporre e salvare i file delle fatture elettroniche; un'App denominata "Fatturae" disponibile negli store IOS o Android; questa procedura consente anche di trasmettere le fatture elettroniche.
In questo caso occorre verificare che: l'anagrafica del soggetto considerato sia corretta e, qualora non lo fosse, correggerla secondo i dati corretti. In questo senso, una situazione comune è quella di aziende che hanno recentemente conferito la propria attività in una nuova esistente (si pensi al caso delle bollette Wind che adesso arrivano come H3G per esempio); che la partita IVA del soggetto considerato non sia cessata effettivamente e non per un mero errore nel riporto in anagrafica. In questo caso, il file può essere inviato telematicamente all'Agenzia delle Entrate. Tuttavia, occorre informare tempestivamente la propria azienda cliente circa l'accaduto, al fine di scongiurare possibili disguidi futuri. A questo proposito, è molto dibattuta la questione relativa alla detraibilità dell'IVA relativa agli acquisti posti in essere da soggetti la cui partita IVA è cessata prima della data della fattura considerata. Correzione errori spesometro 2018 Per una disamina completa degli errori potenziali dello spesometro 2018 e, soprattutto, su come correggerli, si consiglia ai lettori interessati di consultare la pagina istituzionale delle faq, costantemente aggiornata dall'Agenzia delle Entrate.