Capo Di Stato Maggiore Esercito
Tempo di lettura stimato: 5 min. Milano, 12 dicembre 1969. Alle ore 16:37, presso la sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana, esplode una bomba, la quale causa la morte di 17 persone, ferendone 88. Al contempo esplodono altri ordigni collocati a Milano e nella Capitale, ma fortunatamente non provocano morti. Al momento dell'accaduto, quella di Piazza Fontana è la strage più sanguinosa dell'Italia repubblicana: dalla fine della guerra non si è infatti mai verificato un evento di tale portata distruttiva. Nemmeno i più pessimisti, però, possono immaginare che questa esplosione sarà solo il primo atto di una serie di tragici avvenimenti che strazieranno l'Italia per almeno altri 12 anni, l'inizio dei terribili anni di piombo. La strategia della tensione. In un mondo diviso in due blocchi, il Partito Comunista Italiano sta conquistando sempre più favori, anche grazie ai movimenti giovanili del Sessantotto. I gruppi neofascisti sono intenzionati a fermare questa ascesa, ed hanno in mente di scatenare il terrore in tutto il Paese, compiendo una serie di attentati e facendone poi ricadere la colpa sui militanti di estrema sinistra.
– Nacque a Firenze il 21 giugno 1925 da Guido e da Lionella Batisti. Il padre, pittore e incisore, allievo di Tito Lessi, insegnò all'Accademia delle arti del disegno [... ] nere, 5 maggio 1968). Dopo l' attentato di piazza Fontana confermò però la sua fiducia nella capacità della democrazia di difendersi senza ricorrere a leggi eccezionali (Difendere...... TERRACINI, Umberto TERRACINI, Umberto. – Secondo di tre figli, nacque a Genova il 27 luglio 1895 in una famiglia di agiata borghesia ebraica, da Jair, ingegnere civile, e da Adele Segre. Nel 1899, [... ] radiazione dei dissidenti. Denunciò subito la matrice eversiva di destra dell' attentato di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, manifestando solidarietà con gli anarchici accusati...... MORO, Aldo Dizionario Biografico degli Italiani (2012). – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, funzionario, e [... ] conflittualità sindacale che vide, nel dicembre 1969, l' attentato di piazza Fontana a Milano, la cui matrice di destra, al di là dell'apparente andamento delle indagini in corso...... terrorismo L'uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l'ordine, mediante azioni quali attentati [... ] regimi autoritari.
- Ordinamento: Ordinamento politico [... ] egli annunziò all'adunata di Piazza Venezia: "Il Tripartito attribuì la colpa di tutti gli attentati, di tutti gli arresti astrattista con lo scultore Lucio Fontana, il pittore A.... BERLINGUER, Enrico Dizionario Biografico degli Italiani (1988) Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga. La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata da una fitta [... ] e ora si riproponeva in modo oscuro, a cominciare dall' attentato di piazza Fontana a Milano, in un susseguirsi di episodi e voci allarmanti. Maturava una crisi politica che avrebbe...... CALABRESI, Luigi Dizionario Biografico degli Italiani (2019) Una vita tranquilla Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia Podagrosi, [... ] perduto» (Dondi, 2015, p. 187). La spiegazione di Guida, che legava direttamente la morte di Pinelli all' attentato di Piazza Fontana attribuendo il suicidio alla consapevolezza del...... SPADOLINI, Giovanni Dizionario Biografico degli Italiani (2018), Giovanni.
piazza Fontana, strage di Dizionario di Storia (2011) piazza Fontana, strage di Attentato terroristico compiuto il 12 dic. 1969 a Milano, nella Banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana: una bomba esplose nell'edificio [... ] La strage, collegata ad analoghi attentati dinamitardi verificatisi nello stesso giorno a Roma, è il primo anello di una lunga catena di attacchi terroristici che hanno...... Leggi Tutto Giordana, Marco Tullio Enciclopedia on line Giordana, Marco Tullio. - Regista cinematografico italiano (n. Milano 1950). Dopo il debutto nel 1980 con Maledetti vi amerò, film sulla generazione del Sessantotto, vincitore del Pardo d'oro al Festival [... ] tragica storia degli attori Luisa Ferida e Osvaldo Valenti; Romanzo di una strage (2012), sull' attentato di piazza Fontana, che nello stesso anno si è aggiudicato tre premi al... ITALIA Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949) ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742). Sommario. - Geografia: Confini (p. 72); Territorio e popolazione (p. 73); Agricoltura (p. 73); Industria (p. 74); Trasporti (p. 75).
La strage di piazza Fontana, 12 Dicembre 1969 Attorno alle 16. 30 di venerdì 12 dicembre 1969, un ordigno di elevata potenza esplose nel salone centrale della Banca nazionale dell'agricoltura, sede di Milano, in piazza Fontana, dove coltivatori diretti e imprenditori agricoli erano convenuti dalla provincia per il mercato settimanale. Il pavimento del salone fu squarciato e gli effetti furono devastanti. La bomba uccise diciassette persone e altre novanta circa furono ferite. Qualche minuto prima della esplosione, un altro ordigno venne rinvenuto nella sede della Banca commerciale di piazza della Scala sempre a Milano. Tra le 16. 55 e le 17. 30, altre tre esplosioni si verificarono a Roma: una, all'interno della Banca nazionale del lavoro di via San Basilio; altre due, sull'Altare della Patria di piazza Venezia. Questi attentati provocarono feriti e danni. I cinque attentati del pomeriggio del 12 dicembre 1969 segnarono l'inizio di quel periodo della vita del Paese che va sotto il nome di "strategia della tensione".
Zorzi, Rognoni e Maggi, invece, vengono assolti; nessuno sarà mai condannato per l'esecuzione materiale. Oggi, a distanza di quattordici anni dall'ultima sentenza, i familiari delle vittime, così come i sopravvissuti, come Fortunato Zinni ci ha raccontato, sono tuttora fortemente rammaricati a causa del fatto che nessuno sia stato condannato, ma ciononostante proseguono la loro missione, che è quella di far conoscere la verità storica dei fatti alle nuove generazioni, una verità per molti anni nascosta, riguardante delle circostanze che forse mai saranno del tutto chiarite. Vittorio Fiaschini Nato a Perugia quasi 20 anni fa, studio economia e finanza alla Bocconi. Amante di sport, cinema e storia, la mia passione numero uno è però la politica. Fanatico della Prima Repubblica, rischio spesso di venire alle mani con chi pensa che Andreotti sia solo un meme.
L'uccisione di Calabresi e il processo. Il 17 maggio 1972 il commissario Calabresi viene ucciso da un colpo di pistola. Calabresi è ritenuto, dagli ambienti dell'estrema sinistra, responsabile della morte di Pinelli, e la sua uccisione rappresenta, per qualcuno, una sorta di vendetta. Secondo la magistratura a Milano non ci sono le condizioni per uno svolgimento regolare del processo, che viene dunque trasferito a Catanzaro. Durante lo svolgimento del processo, che dura otto anni e viene più volte rinviato per motivi procedurali, si moltiplicano le stragi ad opera dei neofascisti in Italia; una delle più terribili è quella di Piazza della Loggia a Brescia. Il processo vede imputati, per la prima volta nella storia della Repubblica, uomini dei Servizi Segreti, tra cui Guido Giannettini, ritenuto il "collante" tra i Servizi deviati e i gruppi veneti di Ordine Nuovo. Fa scalpore il faccia a faccia durante il processo tra i più importanti politici italiani e i vertici delle forze armate, che si rinfacciano a vicenda la responsabilità di aver ostacolato le indagini sulla strage, così come fanno scalpore le fughe all'estero di due dei principali indiziati, Freda e Ventura.
La pista nera. Pochi giorni più tardi, da Treviso, iniziano a giungere i primi sospetti che a compiere l'efferata strage possa essere stato qualcun altro, in particolare, le cellule venete di Ordine Nuovo. I racconti di alcuni testimoni, tra cui un negoziante di Padova che riconosce la borsa in uso ai terroristi (qualcuno nei giorni precedenti ne aveva comprate ben quattro presso il suo negozio), uniti alla presa di posizione di intellettuali e personaggi pubblici ed alla pubblicazione di una contro-inchiesta giornalistica, "la strage di Stato", dettagliata a tal punto da sembrare scritta da esponenti dei Servizi Segreti, scatenano l'opinione pubblica, che ora stenta a credere nella colpevolezza degli anarchici, e giudica invece molto dubbia la posizione dei neofascisti. I neofascisti, però, secondo molti sarebbero soltanto il braccio armato di una componente deviata dei Servizi Segreti, che è considerata il mandante della strage. Vengono indagati, a partire dal 1972, anche Franco Freda e Giovanni Ventura, estremisti di destra, ma non cadono le accuse verso Valpreda e i suoi compagni: si pensa anzi che la bomba sia frutto di una collaborazione tra anarchici e neofascisti.
Corte di Cassazione hanno accertato la riferibilità della strage di piazza Fontana alle strutture venete di Ordine Nuovo. In particolare la Suprema Corte ha ritenuto accertato sotto il profilo storico il coinvolgimento dei primi imputati Franco Freda e Giovanni Ventura sebbene non più processabili perché già assolti in via definitiva. I processi per la strage di piazza Fontana (pdf, 91 KB) Processo di piazza Fontana (Procura) (pdf, 1, 5 MB) Fontana (Guido Salvini) (pdf, 843 I documenti giudiziari in Fonti Italia repubblicana
piazza Fontana, strage di Attentato terroristico compiuto il 12 dic. 1969 a Milano, nella Banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana: una bomba esplose nell'edificio provocando 16 morti e 98 feriti. La strage, collegata ad analoghi attentati dinamitardi verificatisi nello stesso giorno a Roma, è il primo anello di una lunga catena di attacchi terroristici che hanno insanguinato l'Italia negli anni Settanta. Rappresenta l'inizio della strategia della tensione e, nell'immaginario collettivo, è il simbolo dello «stragismo» di ispirazione ideologica di destra (➔ terrorismo).