Capo Di Stato Maggiore Esercito
Molti esperti ritengono che il vero numero di casi sia molto più elevato. Cause La malattia di Lyme è una malattia batterica causata da un batterio chiamato spirochete, a forma di 'cavatappi', chiamato Borrelia burgdorferi. La malattia di Lyme si diffonde quando queste zecche mordono la pelle, ed infettano il corpo. La malattia di Lyme è nota anche col nome di "grande imitatrice", perché i suoi sintomi imitano quelli di molte altre malattie. Come viene contratta La maggior parte delle persone contrae la malattia di Lyme dalla puntura di zecca allo stadio ninfale, o immatura. Le zecche allo stadio ninfale hanno la dimensione di un seme di papavero. Dal momento che sono così piccole e il loro morso è indolore, molte persone non si rendono nemmeno conto di essere state morse. Dopo che una zecca si è attaccata alla cute, si può nutrire per diversi giorni. Quanto più a lungo resta attaccata, tanto più è probabile che trasmetta la malattia di Lyme o altri agenti patogeni. Le donne in gravidanza che sono infette possono passare la malattia ai loro bambini non ancora nati.
Proprio per il fatto che il serbatoio dei microganismi è costituito da alcune specie animali, la trasmissione della malattia all'uomo è più frequente nelle aree nelle quali c'è un numero maggiore di quegli animali. In Europa i Paesi a maggior rischio sono Austria, Slovenia, Repubblica Ceca e Slovacchia e in Italia le regioni nelle quali si registrano più casi sono Friuli, Trentino e Liguria, ma la malattia di Lyme si manifesta in tutte le altre regioni. Potrebbe interessarti anche… Gli stadi della malattia di Lyme La malattia di Lyme si presenta in tre stadi diversi: Stadio 1 o malattia di Lyme precoce localizzata: dopo un periodo compreso fra 3 giorni ed un mese dalla puntura della zecca, della quale di solito il soggetto colpito si accorge, si manifesta una lesione localizzata alla pelle che si chiama eritema migrante. Essa consiste in aree di arrossamento che, come dice il nome, si spostano in diverse zone del corpo. Sintomi caratteristici di questa fase della malattia sono: prurito diffuso, febbre con brividi, mal di testa, dolori muscolari, aumentato tono dei muscoli del collo, malessere generale.
Le persone affette da forme cardiache o neurologiche possono necessitare di trattamento antibiotico per via endovenosa. La prevenzione consiste in misure protettive contro le punture delle zecche se si visitano zone ad alto rischio (boschi, prati con erba alta, eccetera). Si può fare uso di repellenti e soprattutto, dopo aver frequentato un luogo dove potrebbero trovarsi le zecche, controllare attentamente l'abbigliamento, l'intera superficie cutanea e gli eventuali animali domestici. In caso di puntura di zecca, rimuovere la zecca al più presto possibile. Allo stato attuale non è disponibile un vaccino contro la malattia di Lyme. Il rischio per i viaggiatori è generalmente basso. In particolare, possono essere esposti a un rischio più elevato i campeggiatori e gli escursionisti, che si rechino in aree rurali e boscose, in Paesi in cui è stata segnalata l'infezione.
Sono fortunata».
La malattia di Lyme, chiamata anche borreliosi, è considerata una malattia rara da causa infettiva. Essa colpisce in Europa da uno a venti soggetti ogni 20. 000 abitanti nelle varie zone del continente. Il nome malattia di Lyme deriva dalla città degli Stati Uniti dove è stata identificata per la prima volta. La denominazione del batterio che provoca la malattia, Borrelia burgdorferi, si riferisce invece allo scopritore del microrganismo che si chiamava Willy Burgdorfer un entomologo medico del laboratorio degli Istituti Nazionali della Salute (National Institutes of Health: NIH) delle Montagne Rocciose negli Stati Uniti. La Borrelia burgdorferi è un batterio a forma di spirale che si riproduce in varie specie animali, come topi, uccelli, cervi e anche lucertole, e viene trasferito all'uomo da un tipo di insetto, denominato zecca, in particolare dalle zecche classificate come Ixodes. In Europa la zecca che più di frequente trasmette l'infezione è l'Ixodes ricinus, mentre negli Stati Uniti prevalgono altre specie di zecche.
Un'alternativa è rappresentata dalla biopsia con rilevazione, mediante PCR, del genoma della Borrelia. Questo esame si usa però solamente nei casi in cui la presentazione dell'eritema cronico migrante o dello pseudo-linfoma non sono classici. Terapia Si tende inizialmente a praticare una terapia ex adiuvantibus empirica, quella cioè che si pensa possa risolvere la sintomatologia. Per le forme esclusivamente cutanee si somministra quindi doxiciclina (o eritromicina) o amoxicillina e acido clavulanico per 8 giorni, stessa terapia per 1 mese nelle forme disseminate (2° stadio) e fino a 2 mesi per le forme artciolari. Nelle forme con interessamento neurologico, cardiaco e articolare cronico (3° stadio), si utilizza ceftriaxone o cefotaxime endovena per 30 giorni (anche 60 giorni nelle forme articolari). - Consiglia questo articolo su Google Glicemia La glicemia è la concentrazione di glucosio nel sangue, un esame molto importante. Calcio Il calcio è un elemento fondamentale, per questo molti soggetti possono valutare l'assunzione di un integratore.
La malattia di Lyme (o borreliosi) è una malattia infettiva causata dal batterio Borrelia burgdorferi, che viene trasmessa dalla puntura delle zecche, individuata per la prima volta nel 1975 negli Stati Uniti (presso la cittadina di Lyme). Le zecche raccolgono il batterio succhiando il sangue di animali infetti e quindi lo trasmettono con i successivi morsi ad altri animali. Poiché le zecche pungono tutti gli animali a sangue caldo, anche l'uomo è esposto al rischio di infezione. Il primo sintomo, che si manifesta da alcuni giorni a un mese dalla puntura, è un arrossamento cutaneo con dolore e prurito; in seguito possono presentarsi febbre, debolezza e mal di testa. Nella maggior parte dei casi la malattia di Lyme scompare nell'arco di alcune settimane, anche senza interventi terapeutici. Tuttavia, in una piccola percentuale dei soggetti colpiti, questa infezione può provocare conseguenze gravi alle articolazioni ( artriti), al sistema nervoso ( meningiti, difficoltà motorie, neuriti dei nervi cranici) e agli organi interni (cuore, occhio, reni, fegato).
Ma può avere conseguenze molto serie, tra cui dolori articolari diffusi, disturbi neurologici e cardiaci. LEGGI ANCHE Bella Hadid: «Io e mia madre unite contro la malattia di Lyme» «All'inizio mi sentivo tremendamente stanca, poi la cosa è andata peggiorando, ma non si arrivava a una diagnosi», ha aggiunto al Corriere della Sera. E ancora: «Ero fortemente debilitata, l'essere attaccata da un batterio così cattivo, obbliga al riposo assoluto. A malincuore ho dovuto staccare con tutto». Victoria Cabello, come fa notare lei stessa ricorrendo alla sua solita ironia, è il primo personaggio pubblico in Italia ad aver sofferto di questa malattia: «Sono sempre una trend setter ». In America, a portare avanti l'importante battaglia di sensibilizzazione intorno a questo disturbo, negli ultimi anni sono state Avril Lavigne, la modella Bella Hadid, sua madre Yolanda e il fratellino Anwar. Ma, in passato, anche Richard Gere e Ben Stiller hanno rivelato di aver contratto quest'infezione. Gere chiese di posticipare nel 2000 le riprese di Autumn in New York per sottoporsi a un ciclo di antibiotici, in quanto soffriva di forti dolori a causa della malattia; alla star di Ti presento i miei, invece, fu diagnosticata nel 2010, quando un'infiammazione al ginocchio aveva iniziato a provocargli dolori persistenti.
Nel corso dello studio non si è verificato alcun grave effetto collaterale farmaco-correlato NIJMEGEN (PAESI BASSI) – Il trattamento dei sintomi persistenti correlati alla malattia di Lyme rimane controverso. Un team di ricercatori olandesi, nel loro studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha valutato se il trattamento antibiotico a lungo termine possa portare a risultati migliori di quanto non faccia quello a breve termine. 01 Luglio 2016 La malattia di Lyme sta emergendo anche in Europa, a causa dei mutamenti ambientali globali. Lo sosterrebbe uno studio condotto da un team di ricercatori dell'University of Oslo, del Norwegian institute of bioeconomy research e del Norwegian veterinary institute, da poco pubblicato sulla rivista Nature. Provocata dal batterio "Borrelia burgdorferi", appartenente al genere "spirocheta" (un tipo di microrganismo a forma di spirale), la malattia è veicolata dalla puntura delle zecche del genere "Ixodes". E il riscaldamento del clima e il diverso consumo del suolo starebbero contribuendo alla maggiore diffusione delle zecche nell'Europa settentrionale.