Capo Di Stato Maggiore Esercito
La lettera d'addio, il rituale che facilita la transizione e l'abbandono Salta al contenuto Lettera d'addio. Il rituale dell'abbandono Siamo abituati a leggere e a scrivere lettere d'amore, mai una lettera d'addio. In realtà abbiamo bisogno di rituali, anche nella sofferenza, perché il rituale dà importanza a quello che facciamo e restituisce valore a quello che proviamo, o abbiamo provato. Il rituale, d'amore o di dolore, è un appuntamento. Un qualcosa che si ripete: regala autorevolezza al sentire. Un rituale accade ogni volta. Conferisce importanza alle parole, al sotto testo emozionale del gesto, regala autorevolezza a quanto esperito. Quando ci innamoriamo, siamo propensi a scrivere fiume di messaggi, una quantità indicibile di lettere d'amore, chat lunghissime e frequenti, senza tempo e senza spazio. Diventiamo verbosi e, tutt'un tratto, iniziamo ad avere problemi con la continenza verbale ed emozionale. Le nostre parole scritte ci terranno compagina nel tempo, quando saremo in carestia della persona amata o avremo voglia di emozionarci ancora e ancora; così, rileggeremo le nostre parole e quelle del partner ogni qualvolta ci verrà voglia di emozionarci ancora.
Addio! Ci vediamo! Abbiamo raggiunto un bivio, ed io sto per prendere un'altra strada. E' tempo di dividere le strade, e vuoi essere chiaro sulle ragioni della separazione, ed evitare le emozioni forti di una conversazione. Che fare? Scrivi una lettera di addio! Questo articolo ti darà alcuni consigli su come fare. Veloce e Indolore 1 Sii diretto. E' un addio dopo tutto. Perché renderlo più complicato. Il tuo capo ha davvero bisogno di tutto ciò che ha fatto di sbagliato - o giusto? Il tuo futuro ex partner ha davvero bisogno di sapere cosa pensi della cosa che ti ha fatto diventare matto? No. 2 Per il tuo capo. Evita di essere amichevole o informale, e non esprimere le tue lamentele. Cita i fatti, sii diretto e professionale. Se ci sono dei problemi, il tuo capo li conosce. Se il capo non ha idea del perché te ne stai andando, non è questo il momento di dare delle spiegazioni. "Caro Sig. Rossi, sto dando le dimissioni dalla mia posizione alla Rossi e Figli con effetto immediato. Può contattarmi al mio indirizzo se fosse necessario.
Ma oggi sarebbe una orrenda buffonata tenere in vita una situazione per entrambi difficile ed insanabile. Ma sappia che quello che io provo per lei e quello che lei prova per me è l'ultimo pegno di quel che fu tra di noi e che resterà unico. Avrei tanto voluto che le cose andassero in un altro modo. Abbia cura di sè. Lei prende la lettera, la invia a 107 donne (artiste, scrittrici, giornaliste) e chiede loro di commentarla. Il risultato è una mostra alla Biennale di Venezia intitolata Take care of yourself, prenez soin de vous, cuidate mucho, il cui obiettivo è che la lettera venga analizzata, recitata, danzata: in altre parole, esaurita. Tra le donne, anche Luciana Litizzetto, che commenta il tutto sbucciando delle cipolle nella cucina di casa sua). 2. Kurt Cobain, la lettera d'addio alla musica e alla vita La lettera che Kurt Cobain scrive prima di suicidarsi è, oltre che un saluto alla moglie e alla figlia, un saluto alla musica per come il cantante l'ha conosciuta negli anni iniziali della sua carriera.