Capo Di Stato Maggiore Esercito
I giudici hanno spiegato che il titolo abilitativo in sanatoria può essere richiesto dal comproprietario che ha la totale disponibilità del bene. Al contrario, la sanatoria non può essere richiesta autonomamente dal comproprietario che possiede solo una quota dell'immobile, ma che non ha la totale disponibilità dello stesso. Questo perché, agendo per conto proprio, potrebbe danneggiare i diritti e gli interessi degli altri comproprietari. In generale, quindi, la domanda per il rilascio del titolo abilitativo deve essere presentata congiuntamente da tutti i proprietari. Nel caso esaminato, però, i due comproprietari erano coniugi in regime di comunione legale. Il CdS ha spiegato che, in questa situazione, ciascun coniuge è proprietario per intero e non pro quota. Sulla base di questa distinzione, i giudici hanno ritenuto che il coniuge comproprietario avesse la facoltà di richiedere la sanatoria edilizia senza necessariamente coinvolgere l'altro.
14/04/2020 – Il comproprietario di un immobile, su cui viene eseguito un intervento senza permesso, può richiedere la sanatoria edilizia autonomamente. Lo ha spiegato il Consiglio di Stato con la sentenza 1766/2020. Sanatoria edilizia, il caso Dopo aver realizzato un intervento senza chiedere preventivamente il permesso di costruire, uno dei due comproprietari dell'immobile aveva presentato, e ottenuto, la sanatoria edilizia. Un vicino, interessato alla demolizione dell'intervento illegittimo, aveva però chiesto l' annullamento della sanatoria, sostenendo che non fosse regolare perché rilasciata in base alla richiesta di uno solo dei proprietari. Il Tar aveva respinto la richiesta affermando che la sanatoria era stata chiesta dal coniuge comproprietario, responsabile dell'abuso, quindi da un soggetto legittimato, e che l'Amministrazione non era tenuta a pretendere la partecipazione dell'altro proprietario. Sanatoria edilizia, può richiederla il singolo comproprietario La decisione del Tar è stata confermata dal Consiglio di Stato.
Si può accedere anche con lo Spid, il servizio pubblico di identità nazionale, e infine con la carta nazionale dei servizi. Verifica della cancellazione: l'interessato deve controllare E' importante verificare perché non tutte le sanzioni sono state cancellate, infatti accise, Iva all'importazione e sanzioni per provvedimenti penali restano valide. Quindi chi non avesse pagato dei bolli passati, con ammontare del debito comunque inferiore a 1000 euro, non dovrà saldare nulla se la sua pratica risulta stralciata, per chi invece ha pagato quanto dovuto prima dell'entrata in vigore del decreto fiscale non sarà rimborsato, in quanto specificato che queste somme sono definitivamente acquisite da parte dell'Agenzia delle Entrate. Per chi avesse pagato dopo l'entrata in vigore del Decreto sono previsti, in alcuni casi, i rimborsi degli importi versati. Leggi altri articoli in Auto
Si segnala la sentenza nr. 2671/2020 con cui la Corte di Cassazione ammette la possibilità per il CTU di acquisire ogni elemento necessario per espletare l'incarico affidatogli, anche se risultanti da documenti non prodotti in giudizio. <> &utm_medium=email PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA: REQUISITO DELLA DOPPIA CONFORMITÀ. Il <> Consiglio di Stato, con la sentenza del 18/02/2020, n. 1240, ha confermato il diniego di rilascio di un permesso di costruire in sanatoria. Il ricorrente sosteneva che la sanatoria avrebbe dovuto essere rilasciata a seguito del sopravvenuto piano urbanistico comunale, invocando al riguardo la c. d. "sanatoria giurisprudenziale". Al riguardo il Collegio ha evidenziato che tale istituto non trova alcun fondamento nell'ordinamento positivo, contrassegnato invece dai principi di legalità dell'azione amministrativa e di tipicità e nominatività dei poteri esercitati dalla pubblica amministrazione, con la conseguenza che detti poteri, in assenza di espressa previsione legislativa, non possono essere creati in via giurisprudenziale, pena la violazione di quello di separazione dei poteri e l'invasione di sfere proprie di attribuzioni riservate alla pubblica amministrazione.
sanatoria stranieri colf badanti Un calo che è certamente dovuto ai criteri più stringenti posti dal Ministero ai migranti per poter essere in regola con la domanda. Ad esempio nel 2012 veniva richiesto di allegare alla richiesta anche un documento che attestasse la propria presenza in Italia almeno dal 31 dicembre 2011, con documenti rilasciati da organismi pubblici. Ma se l'extracomunitario era entrato illegalmente nel nostro Paese, come poteva avere una dichiarazione di quel tipo? Così il Ministero dell'Interno si corresse parlando di validità anche di un certificato medico, oppure del timbro sul passaporto o altre dimostrazioni concrete di presenza. Da allora ad oggi l'immigrazione viene vissuta sempre più con diffidenza, come una minaccia anche alla luce di quanto successo negli ultimi due anni in Europa con gli attentati riconducibili all'Isis e alle sue infiltrazioni, dimenticando però che in molti casi si trattava di terroristi nati e cresciti già nel Paese dove avevano commesso l'attentato.
Alla luce anche delle ultime decisioni del governo in tema di immigrazione potrebbe più che altro risolversi con una regolarizzazione a tutti gli effetti di chi già vive e lavora nel nostro Paese, anche se in realtà non avendo permesso di soggiorno non potrebbe farlo. sanatoria stranieri nel 2019? Si tratta quindi di situazioni al limite, che porterebbero a far emergere lavoratori dei quali prima non si conosceva l'esistenza, ma è bene che i diretti interessati osservino alcune regole basilari. Anzitutto è sempre meglio che la situazione di irregolarità sul lavoro venga denunciata dai datori e non dai lavoratori, anche perché i primi potrebbero rifiutarsi di firmare dichiarazioni che li metterebbero in difficoltà nel caso di controlli più approfonditi. Oltre a questo, meglio tenere un comportamento ineccepibile durante il soggiorno in Italia, evitando possibili denunce per motivi diversi che non siano quelli già legati alla posizione irregolare in Italia. Evitare in tutti i modi di essere coinvolti in furti, traffici di sostanze illegali o altri reati che andrebbero ad incidere pesantemente sulla loro posizione in sede di valutazione.
Inoltre la convivenza tra immigrati e italiani in molte zone dove sono previsti i centri di permanenza si è fatta decisamente difficile. Ecco perché la sanatoria, di questi tempi, sembra una strada difficilmente praticabile. Precisazioni sulla sanatoria del precedente sottosegretario Manzione Nell'aprile 2017 il sottosegretario di Stato Manzione, del Ministero dell'Interno, ha specificato in un noto portale di informazioni per stranieri che il Governo è consapevole dell'esistenza di una situazione critica per tantissimi stranieri che hanno perso il permesso di soggiorno a cagione della sopravvenuta disoccupazione " ma ora non ci sono i numeri in parlamento" per una nuova sanatoria. Quindi un'eventuale disegno di legge per una sanatoria 2019 troverebbe nel Parlamento italiano uno scoglio insormontabile. Le aperture del presidente dell'Inps Tito Boeri L'attuale presidente INPS non ha mai nascosto nel corso del 2018 nelle varie interviste della necessità di far emergere verso l'immigrazione regolare i clandestini presenti in Italia per contribuire al finanziamento futuro delle pensioni italiane visto l'attuale trend negativo di invecchiamento della popolazione.
31886/2019), in relazione a: a) Quali siano i poteri istruttori del consulente tecnico d'ufficio, e quali i loro limiti; b) Se, ed in quali casi, a quei limiti possa derogarsi per volontà della legge, per ordine del giudice o per consenso delle parti; c) Quali siano le conseguenze processuali della non giustificata violazione di quei poteri. Accertamento di compatibilità paesaggistica: rilevano sia il portico che il volume interrato. Il caso di oggi è quello di un comune, e della relativa Soprintendenza, che, in tempi diversi, hanno rispettivamente ordinato la rimozione delle opere abusive e espresso parere sfavorevole di <> compatibilità paesaggistica per un portico e un nuovo volume interrato. Per il Tar Lombardia (sentenza nr. 135/2020) è sufficiente l'aumento di volumetria a precludere l'accoglimento dell'istanza di conformità urbanistica, riferendosi la necessità dell'utilità alle sole superfici. <> &utm_campaign=La+Gazzetta+di+INGENIO&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=3376+-+1864+%282020-03-02%29 La Cassazione specifica a quali condizioni il CTU può acquisire documenti non prodotti dalle parti.