Capo Di Stato Maggiore Esercito
Matthijs DE LIGT 5, 5 - Una sola sbavatura, che tuttavia si rivela pesante nell'economia della partita: buca l'intervento di testa e dà involontariamente il la alla percussione di Miranchuk che regala il provvisorio vantaggio alla Lokomotiv. Leonardo BONUCCI 5 - La sua serata storta si materializza tra il 29' e il 30': prima sbaglia un gol che sembrava fatto non trovando la deviazione di testa da due passi, poi si fa saltare in modo scolastico da Miranchuk aprendo il campo alla Lokomotiv che infatti colpisce. Alex SANDRO 6, 5 - Partita diligente impreziosita dalla bordata di sinistro da cui nasce la rete del 2-1: Guilherme non trattiene e Dybala come un falco non perdona. Sami KHEDIRA 5 - Ritmi troppo compassati per il centrocampista tedesco che, infatti, è il primo a essere sostituito a inizio ripresa quando Sarri decide che è il momento di cambiare marcia. dal 48' Gonzalo HIGUAIN 6, 5 - Subito un tacco a smarcare Dybala al limite e poi due gol sfiorati in rapida successione con un destro dal limite dopo un sombrero su Howedes e un'incornata che sfiora l'incrocio dei pali.
Una sliding doors di Mosca che ha un verdetto molto semplice: la Juve vince, ed è agli ottavi di Champions con due turni d'anticipo, per la prima volta dal 2008-09. Decisive proprio le due vittorie di grande fatica e sofferenza contro i russi, che ora sono a -7 in classifica con soli 6 punti sul campo, impossibili da recuperare. La testa va quindi al primato del girone: il prossimo turno allo Stadium arriverà l'Atletico Madrid. La partita Sarri sceglie Higuain con Ronaldo, lasciando in panchina il match winner dell'andata Dybala (non al meglio). Sorpresa Rabiot a centrocampo, con Ramsey dietro le punte, mentre dietro si rivedono Danilo e Rugani. Pronti e via è subito partita no stop a Mosca. Il primo squillo del match è subito gol: Ronaldo calcia la punizione col destro e il portiere Guilherme si perde il pallone sotto le gambe, poi deviato da Ramsey (2 gol in 4 partite da titolare in stagione) appena prima della linea di porta. La partita, subito in discesa per i bianconeri, torna però immediatamente in equilibrio.
E' il 30' non è solo la prima azione offensiva della squadra di Mosca, ma rimane anche l'unica in cui crea un pericolo. JUVE INCARTATA Con il passare dei minuti la Juventus si incarta, anzi si fa incartare. Non c'è spazio, Krychowiak marca Pjanic che non riesce a inventare. Ronaldo si innervosisce. E' difficile stabilire dove finiscano i meriti narcotizzante della difesa moscovita e dove inizi la scarsa ispirazione dei giocatori determinanti della Juventus. E' certamente raro trovare una squadra così ostinatamente chiusa in Champions League, ma quando, nella ripresa, la Juventus schiera contemporaneamente in campo Ronaldo, Dybala, Higuain e Cuadrado oltre al citato Pjanic, è a tratti imbarazzante il fatto che non riesca a graffiare. ARRVA LA JOYA Ma Sarri dalla panchina predica la calma e il gioco. Ha ragione lui. Perché alla lunga prevale la classe. Quella di Dybala che prima azzecca un tiro meraviglioso da fuori area, che gira e si infila alla destra del portiere (77') poi raddoppia con una geniale intuizione: sulla conclusione da fuori di Alex Sandro deviata da Guilherme, l'argentino acchiappa il pallone e la butta dentro con rapidità e angolazione perfetta.
TORINO - La calma e la classe. La Juventus vince una partita brutta e difficile, dimostrando qualche difetto di crescita (sostanzialmente un passo indietro rispetto alle ultime frizzanti prestazioni), ma mettendo in evidenza una grande qualità: la consapevolezza di essere forte e la pazienza di far pesare questa superiorità. Paulo Dybala è l'eroe della serata: due gol da fenomeno, due gol di volontà e cattiveria agonistica, viene da dire due gol alla Ronaldo, proprio nella serata in cui Ronaldo stesso si prende una umanissima pausa. Ci saranno tanti spunti di riflessione per Sarri, ma anche la certezza di avere fra le mani una squadra dal carattere micidiale e che talvolta potrà mancare di lucidità tattica, ma sembra non esaurire mai la voglia, feroce, di vincere. E qualsiasi ragionamento, Sarri, lo farà con la comodità dei sette punti (a pari punti con l'Atletico) e la qualificazione da ipotecare già fra due settimane a Mosca. VIDEO: I migliori colpi della Juventus contro le squadre russe DIECI A DIFENDERE La Lokomotiv Mosca si applica in modo furibondo in fase difensiva.