Capo Di Stato Maggiore Esercito
Se il dottore sospetta che ci sia un motivo medico per il dolore all'anca, potrebbe richiederti di fare dei raggi X, possibilmente seguiti da una risonanza magnetica o una TAC. 2 Prendi degli antidolorifici. I FANS (antinfiammatori non steroidei) sono i migliori per alleviare il dolore (che spesso è causato da un'infiammazione dell'articolazione). L'ibuprofene, il naprossene e l'aspirina riducono l'infiammazione e il dolore per diverse ore. I FANS bloccano l'enzima che origina la risposta immunitaria del corpo e quindi l'infiammazione. Se questi farmaci da banco non danno l'effetto desiderato, chiama il tuo medico. Potrebbe prescriverti medicinali più forti. Dovresti sempre chiedere consiglio al tuo dottore prima di assumere un nuovo farmaco (anche se comune come l'aspirina). 3 Metti del ghiaccio. Un impacco freddo sull'anca limita l'infiammazione: prova a tenerlo sull'articolazione per 15 minuti diverse volte al giorno. Se non sopporti la borsa del ghiaccio perché è troppo fredda, avvolgila in un panno prima di appoggiarla sulla zona colpita.
Purtroppo, però, si tratta di una patologia degenerativa, la cui natura non permette di sperare in una regressione naturale: la progressione della coxartrosi può essere rallentata ed in qualche caso arrestata ma molto difficilmente regredisce, in particolar modo se si è ormai superata la fase iniziale. Con il passare del tempo, i sintomi progrediscono e possono arrivare ad avere un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente, rendendo dolorose o impossibili molte operazioni quotidiane come allacciarsi le scarpe, vestirsi, lavarsi o addirittura camminare. L'unica soluzione, a questo punto, è il trattamento chirurgico del problema. Torna in cima La protesi d'anca: la soluzione al dolore e alle limitazioni funzionali L'impianto di una protesi d'anca è da molti anni uno standard terapeutico per risolvere il problema dell'artrosi in questa sede. Basti pensare che, solo in Italia, ogni anno vengono applicate circa centomila protesi di questo tipo [dati SIOT verificabili a questo link].
Un controllo radiografico a distanza di 20 mesi dall'intervento dimostra una buona ricostruzione della testa femorale; clinicamente l'anca è mobile in tutti i gradi di articolarità e indolente, non vi è asimmetria degli arti inferiori. messaggio La malattia di Perthes ha un decorso molto subdolo: i segni radiologici sono tardivi; i segni di versamento articolare non sono diversi da quelli di una coxalgia benigna; ma il recidivare di una coxalgia indica con molta evidenza che qualcosa in quell'anca "non va": e il non andare è quasi sempre espressione di quel riassestamento circolatorio strutturale, di quei disturbi di nutrizione del nucleo, che costituiscono la sostanza stessa della malattia di Perthes. La presenza di minimi segni flogistici (una VES un po' mossa, una PCR appena superiore ala norma) non devono trarre in inganno. Sono i segni (minimi) di una flogosi (minima) conseguente ai danni (necrosi) del disturbo trofico che è alla base della malattia. diagnosi non è urgente; l'intervento terapeutico non è risolutivo: una attesa ragionevole prima di fare l'esame discriminante, la RMN, non è segno di cattiva professionalità.
Tuttavia è bene non sottovalutarla perché il morbo di Perthes potrebbe in alcuni casi comportare in modo permanente problemi all'anca. Dolore interno coscia Quando il bambino prova dolore all'interno coscia in maniera persistente si può sospettare un'infiammazione all'anca ovvero un' artrosinovite. Tuttavia c'è da considerare che i bambini spesso avvertono dolori alle gambe che non per forza sono riconducibili a questa patologia. Si tratta frequentemente di dolori definiti "della crescita" che si manifestano attraverso indolenzimenti agli arti inferiori. Ed anche se a volte sono molto intensi non causano danni a lungo termine. Per questa ragione è opportuno esaminare con chiarezza anche attraverso un parere esperto se l'origine del dolore possa o meno essere attribuito ad un problema che riguarda le anche.
Quando il dolore è riferito posteriormente e più alto, questo è più comunemente conseguente a patologia della colonna vertebrale o dell'articolazione sacroiliaca. Diagnosi Il primo approccio strumentale è quello di una Rx standard frontale del bacino associata alla radiografia assiale dell'anca dolente, indagini che sono in grado di aiutare lo specialista a formulare la diagnosi ( una Rx può evidenziare un restringimento articolare causato dalla progressiva scomparsa della cartilagine). Indagini ulteriori, come TAC, Risonanza Magnetica ed Ecografia (in grado di valutare patologie indotte dai tessuti molli periarticolari), possono fornire informazioni in merito ad alterazioni specifiche presenti all'interno della articolazione. Terapie e cure - Migliorare lo stile di vita attraverso una dieta personalizzata per la riduzione del peso. - Praticare attività fisica con esercizi mirati, atti a migliorare il supporto muscolare all'articolazione. - Controllare i sintomi dolorosi con i comuni antinfiammatori, analgesici e con infiltrazioni di acido ialuronico che tende a "lubrificare" l'articolazione, riducendo dunque i processi di attrito e di infiammazione.
4 Se hai l'artrite, usa il calore. In questo modo dovresti alleviare il dolore. Fai un bagno caldo o immergiti nell'idromassaggio (se ce l'hai). Puoi anche comprare uno scaldino elettrico da mettere direttamente sul punto dolorante. Non usare il calore se hai la borsite. Peggioreresti la situazione e l'infiammazione. 5 Riposa. Se hai subìto un infortunio, la cosa migliore che puoi fare è concederti il tempo di guarire. Evita ogni movimento che causa dolore; prendi la borsa del ghiaccio, una ciotola di popcorn e guarda qualche film mentre stai sul divano. Dovresti rimanere a riposo per 24-48 ore. 6 Evita attività ad alta intensità. Se provi un forte dolore probabilmente non avrai alcuna voglia di correre o saltare, ma non fa mai male ricordare che queste attività andrebbero sospese. Gli esercizi ad alto impatto infiammano ancora di più l'articolazione, causando un maggior dolore. Invece di correre, prova a camminare a passo svelto, poiché si tratta di un'attività meno stressante per le anche.
Per camminare, potrai utilizzare una stampella oppure un tutore sviluppato appositamente per questo problema. Esistono tutori leggeri in tessuto AirXTM traspirante dotati di stecche a spirale di sostegno laterale e antero-laterale con chiusure anteriori a velcro e tiranti elastici calibrati ad incrocio laterale oppure semplici protettori para-fianchi per prevenire fratture del collo del femore. Ne esistono anche dinamici post-intervento, funzionali o modulari per chi ha necessità del massimo sostegno, nei casi più gravi. Ma torniamo a noi, anzi a te che, come molti altri, puoi recuperare la funzionalità muscolare ed articolare attraverso esercizi per l'artrosi all'anca da associare assolutamente a trattamenti di fisioterapia mirata. Esercizi per l'artrosi all'anca abbinati a fisioterapia mirata Gli esercizi per l'artrosi all'anca da eseguire correttamente sono molto importanti anche se da soli non bastano. Bisogna intervenire a 360 gradi e sottoporsi a trattamenti mirati di fisioterapia non solo per ridurre o eliminare dolore e infiammazione ma per recuperare la corretta funzionalità muscolare ed articolare.