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Lampredotto: la ricetta originale fiorentina Ingredienti: 1 lampredotto 2 pomodori 3 carote 1 cipolla grossa basilico e prezzemolo 1 paio di chiodi di garofano 4 coste di sedano sale e pepe qb La ricetta originale del lampredotto Lavate bene il lampredotto, quindi sgrassatelo e tenetelo da parte. Tagliate i pomodori a pezzetti. Raschiate la superficie delle carote e tagliate a pezzi anche queste. Sbucciate le cipolle ed affettatele. Tagliate a pezzi il sedano. Tuffate il tutto in abbondante acqua fredda ed unite anche il lampredotto con le erbe aromatiche ed i chiodi di garofano. Quanto deve cuocere la trippa? Accendete la fiamma e, mantenendola dolce, fate bollire il tutto per circa un'ora mescolando di tanto in tanto. Scolate il lampredotto e ponetelo su un piatto da portata servendolo come secondo piatto oppure tagliatelo a pezzi e usatelo per farcire dei panini completando con la salsa verde o con quella piccante e irrorandolo, alla fine, con poco sugo di cottura.
Il panino col lampredotto: lo street food dei chioschi fiorentini Inutile sottolineare come il lampredotto rappresenti una sorta di istituzione della cucina toscana, quella di strada che si gusta di passaggio, magari sotto uno dei tanti palazzi storici della città di Firenze. Il panino con il lampredotto viene venduto insieme a quello con la lingua - come da tradizione - presso i cosiddetti "banchini (o baracchini) dei trippai", semplici chioschetti adibiti alla preparazione del più famoso street food fiorentino. Lampredotto in salsa verde: matrimonio perfetto Il lampredotto, un po' come avviene con il più simile tra gli street food popolari, ovvero il palermitano pane con la meusa, viene servito all'interno di un panino tipico della gastronomia toscana che prende il nome di semelle. Ma il bello arriva dopo: è il condimento a renderlo allettante agli occhi dei suoi estimatori. Oltre che con il classico sale e pepe, il lampredotto raggiunge il non plus ultra con la salsa verde. Quest'ultima si prepara frullando delle acciughe con aglio e prezzemolo fino ad ottenere una salsa, quindi unendo un uovo (che non tutti usano e del quale si può mettere, o meno, l'albume).
Una curiosità sta nell'origine del nome lampredotto, in Arno fino a qualche anno fa era diffuso un pesce simile ad una grossa anguilla, molto diffuso nella gastronomia fiorentina di alto livello poiché saporitissimo, questo pesce si chiama Lampreda, ed ha la particolarità di avere una bocca simile ad una grossa ventosa corrugata proprio come il nostro lampredotto. Questo pesce in Arno non si trova più, ma il nome è rimasto a voler continuare la similitudine tra un cibo per ricchi ed uno per poveri e la voglia di quest'ultimi di mangiare un po' come i primi.
Sono famosissimi e molto ricercati, specialmente dai turistici, i chioschi e locali ristorativi che propongono questa pietanza. Un consiglio? La vera ricetta toscana ripropone il panino al lampredotto oppure su piatto. Essendo uno street food tra i più antichi si vocifera, nelle leggende gastronomica, che perfino lo stesso Dante ne era ghiotto e lo mangiava per strada. Se non avere la possibilità di recarvi a Firenze, allora ecco che gli e- commerce permettono l'acquisto del lampredotto anche online tramite gli store specializzati, in macelleria nella versione cruda. Presso i supermercati toscani è inoltre possibile comprare il lampredotto confezionato sottoposto a cottura precedente, a seconda delle aree e delle città. Recandovi a Firenze si potrà gustare il panino al lampredotto optando per i diversi chioschi come quello in Via de' Macci, Via dei Cimatori, Via Caccini, Piazzale di Porta Romana e Via Gioberti.
Il Centopelli lo si usa prevalentemente per fare zuppe, a Firenze è diffusa la minestra di Centopelli fatta con pancetta, cavolo nero, odori e pomodoro, prossimamente posterò la ricetta. Il 4° come abbiamo detto è l'abomaso o Lampredotto, ha un aspetto tra il grigio ed il marrone, si presenta come una serie di grosse lingue di pelle ripiegate su uno strato grasso, da questo si può dire che è composto da due parti una grassa e gelatinosa detta Spannocchia ed una magra e friabile detta Gala. A Firenze il Lampredotto la fa da padrone spaziando dalla ricetta classica bollito con gli odori e poi consumato in un panino (semelle) condito con salsa verde, pepe e bagnato del suo brodo, o in ricette di minestre e risi. Le distinzioni di nome tra i vari tipi di trippa è una cosa tipica toscana, dalle altre parti d'Italia la trippa è trippa ed il povero lampredotto di solito non viene utilizzato, invece in Toscana ad ogni trippa corrisponde una serie di ricette. Tornando al lampredotto, se vi capiterà di passare dal centro di Firenze o anche nei quartieri periferici vi capiterà di vedere spesso camioncini attrezzati con pentoloni che appunto servono in strada 'panini co'ì llampredotto, fin dalla notte dei tempi diffusissimo cibo di strada da poveri, del popolo, come in altre città d'Italia si fa lo stesso con altri tagli di carne.
Il lampredotto toscano rappresenta una delle tipiche ricette culinarie della città di Firenze. Buono, saporito, da mangiare anche a panino, il lampredotto fa parte di una delle quattro preparazioni con l'uso specifico degli stomaci dei bovini. Ricetta famosa, anzi famosissima della "cucina povera" del territorio, preservata e riproposta ancora tutt'oggi con grande successo. Se volete assaporare la vera ricetta lampredotto allora rivolgetevi ad uno dei numerosi chioschi tipici che troviamo in Toscana. In questi "chioschetti" è possibile mangiare il lampredotto anche in abbinamento al classico panino facendolo immediatamente rientrare in uno degli " street food" tanto amato dai turisti che vagano per le strade di Firenze. I chioschi, soprannominati anche 'lampredottai', sono molto rappresentativi per questo cibo "povero", saporito e che è uno dei piatti tradizionali della cucina italiana. Che cos'è il Lampredotto e come si cucina La ricetta del lampredotto può essere ripetuta anche a casa, con un pochino di pazienza e anche per riproporre una delle ricette "simbolo" della città del ciglio.