Capo Di Stato Maggiore Esercito
Trama Nel tentativo di sfuggire alla sua ossessionante madre, Erika Kohut - legnosa e superborghese insegnante di pianoforte di Vienna - frequenta sale porno e peep show, dando sfogo a una sessualità fatta di voyeurismo e di perversioni sadomasochistiche. Walter, un suo allievo giovane e talentuoso, si mette in testa di sedurla... Note Premessa: Michael Haneke è un bravo regista, ma ha trovato una maniera di se stesso che lo rende riconoscibile e, forse, gli dà sicurezza. In un film di Haneke sappiamo che prima o poi verremo presi a pizzicotti. "La pianista" è invece un pizzicotto programmato, la cui sgradevolezza appare studiata a tavolino. Rimane la forza innegabile di un film in cui le melodie di Schubert e Beethoven commentano le scappatelle di Erika (dal conservatorio al pornshop) e la prova sovrumana di Isabelle Huppert, ormai d'ufficio nell'empireo delle dive. Due obiezioni: il Trio di Schubert (lo stesso di "Barry Lyndon") è ormai inflazionato al cinema, e il premio cannese al giovane Benoît Magimel è davvero un'esagerazione.
I meriti delle difficoltà difensive dell'Umana vanno attribuiti anche alle ottime giocate di Thomas che fa ciò che non è mai riuscito a Cooley nell'arco dei quaranta minuti. A 2'40" dalla conclusione il tabellone indica l' 82-82, De Nicolao dall'arco ridà alla squadra della laguna il possesso pieno di vantaggio (85-82). Nel minuto finale si gioca sui falli tattici e l'1/2 di Haynes permette a Sassari di giocarsi il possesso della parità a 16" dalla conclusione (88-86). In lunetta Thomas fa 1/2, Watt smanaccia il rimbalzo e regala la rimessa ai sardi con tre secondi da giocare (88-87). Sulla rimessa arriva il gancio di Cooley che vale la vittoria per Sassari (88-89).
Atrani è il più piccolo comune di tutto il territorio italiano, appartiene alla provincia di Salerno e sorge in un area nota col nome di " Valle del fiume Dragone ": un tratto della costiera amalfitana stretto dal monte Aureo ad ovest e dal monte Civita ad est, caratterizzato da temperature decisamente miti durante i mesi invernali e mai particolarmente afose durante quelli estivi. Atrani è un borgo la cui storia è avvolta nel mistero, anche a causa della celebre eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, che ha reso impossibile una analisi accurata dei suoi monumenti più antichi, ma la cui bellezza è davvero sotto gli occhi di tutti: il comune appartiene infatti al club dei Borghi più belli d'Italia (un'associazione privata che promuove centri abitati italiani di spiccato interesse storico ed artistico) ed è addirittura inserito nell'elenco dei Patrimoni mondiali dell'Umanità UNESCO. Atrani infatti è l'unico borgo della costiera amalfitana ad avere mantenuto intatto il suo antico carattere di piccolo borgo di pescatori: con le sue abitazioni poste l'una sull'altra, con i suoi vicoletti, i cortili e le caratteristiche "scalinatelle".
Avete mai guardato delle serie turche? No? Peccato, forse è ora di iniziare e per un sacco di buoni motivi, a partire dalla loro spiccata attitudine per genere romantico. Serie turche: un fenomeno mondiale Negli anni 10 di questo secondo millennio, la TV ha rilevato un fenomeno di portata mondiale: il successo dei drama turchi. Serie TV romantiche che hanno successo in Europa, Asia, Africa ed America Latina. E sfondare in America Latina, patria delle telenovelas, non è cosa da poco! Eppure gli ingredienti sono sempre gli stessi da Anche i ricchi piangono a Grey's Anatomy: lui, lei, l'amore contrastato, le incomprensioni, i segreti ecc. ecc. Sono serie curatissime, ben recitate, spesso gli attori paiono chiaramente provenire da innumerevoli esperienze teatrali. Fatto sta che le donne di tutto il mondo seguono queste storie attendendo con ansia la puntata successiva, pur nel ripetersi abbastanza banale delle trame. Perché guardo le serie turche E quindi ciao, sono Michela, vittima anch'io della Turkish drama mania.
Se non bastasse la banda di Pozzecco si ritrova a giocare quasi cinque minuti con il bonus scaduto. Il vantaggio dell'Umana si amplia nuovamente e tocca il +15 (49-34). I lunghi di Sassari si schiantano numerose volte contro Watt che ristabilisce la normalità anche a rimbalzo. Alla pausa lunga le squadre sono separate da sedici punti (57-41). L'enorme gap della pausa è da attribuire soprattutto alle percentuali con cui Venezia tira dall'arco (67% 12/18). Da segnalare il secondo periodo sontuoso di Stefano Tonut che va a riposo con 14 punti all'attivo (5/7 dal campo). Sassari cerca di coinvolgere il reparto lunghi, dal pitturato arrivano più della metà dei punti ma le percentuali non sorridono, molti meriti vanno alla difesa della Reyer che limita le opzioni della squadra di Pozzecco. Lo scontro tra centri alla pausa è di Watt con 6 punti frutto di un 3/3, i 9 punti di Cooley invece arrivano con un 4/9 che penalizza e non poco il Banco. RIPRESA – Il secondo tempo inizia con la tripla di Mazzola e la risposta di Polonara (60-44).
La squadra di De Raffaele è poco presente a rimbalzo nelle battute iniziali della sfida e nella metà difensiva questo permette a Sassari di giocare una serie importante di extra possessi. La Dinamo non sfrutta questo vantaggio fino in fondo, le percentuali dal campo sono scarse e questo aiuta la Reyer a infilare un nuovo parziale di 9-2 (23-16). Nel finale di periodo la Reyer concede più penetrazioni ai rivali, ma nell'ultimo minuto le fiammate di Daye e Stone valgono il +9 alla prima pausa (29-20). Decisive per la frazione le tre triple di Daye che dopo dieci minuti può contare il 100% di realizzazioni dalla distanza. Altro rimbalzo offensivo e tripla di Polonara, così inizia il secondo periodo della Dinamo (29-23). Un ottimo blocco di Biligha mette subito Haynes in condizione di rispondere (32-23). Questo apre la strada al nuovo break di 8-0 che obbliga Pozzecco a chiamare il time-out con i suoi sotto di 14 (37-23). Dopo la pausa Devecchi e Cooley riducono il gap (37-27). Gli interpreti della Dinamo faticano dall'arco, in particolar modo Polonara insiste senza portare grandi risultati alla causa sarda.
Dinamo Sassari 2018-2019 - Foto "sketball" DALL'INVIATO A FIRENZE La Dinamo Sassari approda in semifinale alle Final Eight di Coppa Italia 2019. La squadra sarda ha superato la l'Umana Reyer Venezia con il punteggio di 89-88 al termine di una gara che ha visto un incredibile ritorno in partita del Banco nel quarto finale. Pozzecco alla prima sulla panchina dei sardi paga per tre quarti di gara le scarse percentuali dei suoi che invece vengono martoriati dai numerosi tiratori di marca oro-granata. Nel secondo tempo esplodono Pierre e Thomas che suonano la carica per la Dinamo e dal -20 rimettono in piedi la partita e la spuntano col canestro finale di Cooley. CRONACA – Tonut e Cooley firmano le prime marcature del pomeriggio. I lagunari nei primi tre minuti e mezzo doppiano i rivali che sotto il ferro commettono qualche errore di troppo (12-6). La risposta sarda arriva prima con Cooley che dopo qualche errore di troppo in layup trova un gioco da tre punti, per la parità ci pensa Smith dall'angolo (12-12).
A centrocampo Bakayoko in cabina di regia con Kessié e Calhanoglu mezze ali mentre in attacco spazio al tridente composto da Suso, Piatek e Borini. Dove vederla in TV e in streaming La gara sarà trasmessa in esclusiva per gli abbonati da DAZN su ogni dispositivo dotato di una connessione a internet e dell'app della piattaforma di streaming. Le probabili formazioni di SPAL – Milan SPAL (3-5-2): Gomis; Cionek, Vicari, Bonifazi; Lazzari, Kurtic, Murgia, Valoti, Fares; Floccari, Petagna. Allenatore: Semplici MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Conti, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Calhanoglu; Suso, Piatek, Borini. Allenatore: Gattuso STADIO: Paolo Mazza
Dalla distanza la Reyer continua a punire nel segno di Tonut che con due ulteriori fiammate raggiunge quota 20 punti (66-50). La Dinamo non riesce a mettersi in piedi e quando Pozzecco ferma il gioco con 4'23" da giocare nel quarto, il passivo è di venti lunghezze (72-52). Quando la serata sembra ormai volgere al termine, il Banco di Sardegna trova una reazione che vale un break di 2-10 e il -12 in campo (74-62). Pierre si accende e riporta lo svantaggio dei suoi sotto la doppia cifra quando suona la terza sirena (75-66). Pierre si conferma ad alti livelli in apertura di quarto finale e realizza cinque punti per il -4 (75-71). Si congela l'attacco di Venezia per due minuti e mezzo, poi è Bramos dall'arco a scongelare la situazione (78-73). Immediata però la reazione di Sassari che ormai è dentro alla partita, Spissu accorcia e Thomas sigla il sorpasso (78-79). Le percentuali da lontano dei lagunari si guastano con il passare dei minuti e la difesa non chiude più i varchi per il canestro con la stessa efficacia del primo tempo.
pronto adjective / 'pronto / ● cosa ready, done, prepared piatti pronti prepared dishes La macchina è pronta. The car is ready. ● persona ready, prepared Sei pronta per uscire? Are you ready to go out? Non sono pronto per l'esame di domani. I'm not ready for tomorrow's test. ● persona ready, willing Sono pronto a tutto pur di averlo I'm willing to do anything to get it. Sono pronto a intervenire, se è il caso. I'm ready to step in, if need be. quick, prompt, fast Le ho augurato una pronta guarigione. I told her to get well soon. quick, sharp riflessi pronti quick reflexes prone, inclined essere pronto all'ira to be prone to anger È sempre pronta al perdono. She always inclined to forgive.