Capo Di Stato Maggiore Esercito
REGGIO EMILIA - Serviva un miracolo all' Italia Under 21 e miracolo non è stato, con la Nazionale di Di Biagio che, nonostante il 3-1 inflitto al Belgio, per partecipare alle semifinali dell' Europeo di categoria, si trova ora costretta a sperare che, lunedì 24 giugno, non esca un pareggio tra Francia e Romania (risultato che, però, garantirebbe il passaggio del turno ad entrambe), ma non solo: anche l' Austria (impegnata contro la capolista Germania) e la Danimarca con una goleada sulla Serbia "squadra materasso" potrebbero precluderci la possibilità di qualificarci come migliore seconda. Il successo della Spagna sulla Polonia (5-0) è stato infatti superiore alle due reti che ci avrebbero permesso di chiudere il girone al primo posto, piazzamento conquistato invece dagli iberici trascinati dal napoletano Fabian Ruiz. Italia, vittoria amara Le ore che anticipano la gara da dentro o fuori col Belgio sono scosse da uno spiacevole episodio che coinvolge Kean e Zaniolo: i due si presentano in ritardo alla riunione tecnica di Di Biagio, col ct che, se non può punire il romanista, in quanto squalificato, spedisce in panchina l'attaccante juventino.
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Anzi, dopo le quattro occasioni fallite da Mandragora, Verschaeren (79') accorcia le distanze, "sporcando" la differenza reti italiana, con Chiesa che rimette le cose a posto siglando un gol di pregevole fattura inizialmente annullato dal Var (89', due minuti dopo il palo colpito da Mancini). La qualificazione alle semifinali è ora appesa ad un filo: gli Azzurrini si presentano con 6 punti ed un +3 ma, oltre al temuto biscotto tra Francia e Romania (andrebbero entrambe a 7, al momento l'una con un +2 e l'altra con un +5), bisognerà restare sintonizzati anche sui match tra Germania ed Austria (la prima a 6 con un +7, la seconda a 3 con segno 0 tra gol fatti e subiti) e Danimarca-Serbia (scandinavi a 3 punti, anch'essi con segno 0). ItaliaU21-BelgioU21: tabellino e curiosità Fabian Ruiz sugli scudi L' Italia sperava in un successo spagnolo... ma non troppo! Per facilitare i calcoli, serviva una vittoria con uno, massimo due reti di scarto contro, al fischio d'inizio, la capolista Polonia.
Gli Azzurrini fanno squadra ed entrano in campo con invidiabile ferocia agonistica, la linea di difesa è altissima, il pressing sul portatore avversario asfissiante, abusano tuttavia di frettolose ed imprecise verticalizzazioni, imprendibili per Cutrone. Al 17', minuto in cui a Bologna la Spagna si porta in vantaggio sulla Polonia, l' Italia ha già confezionato tre palle-gol con Barella (clamoroso, al 7', in tuffo di testa a cinque metri dalla linea di porta), Chiesa (15', altissimo da ottima posizione) e Mandragora (17', decisiva l'involontaria deviazione di Pellegrini). I Diavoli Rossi spaventano solo in contropiede con Lukebakio (10'), sul cui sinistro ad incrociare fa bella figura Meret. Nel frattempo al Dall'Ara gli iberici raddoppiano (risultato limite per la differenza reti nei confronti diretti), ma agli Azzurrini serve la vittoria: la rete del vantaggio, di Barella al 44', arriva cinque giri di lancette dopo il tris di Fabian Ruiz, risultato che uccide le nostre speranze in ottica primo posto nel girone A, per nulla rinvigorite dal 2-0 di Cutrone in avvio di ripresa (53').
L'arbitro fischia l'inizio di Italia-Spagna, parte la ola in tutto lo stadio. Gli ingredienti per una serata spettacolare ci sono tutti. In tribuna, oltre al ct della Nazionale maggiore Roberto Mancini, il presidente della Figc Gabriele Gravina, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alo Sport Giancarlo Giorgetti e con lui anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e responsabile sport del Movimento cinque stelle, Simone Valente. Poi Gianni Rivera, Gabriele Oriali, il sindaco di Bologna Virginio Merola, il presidente della Regione Emilia- Romagna Stefano Bonaccini. Italia, Italia. Il coro accompagna le prime azioni degli Azzurrini e anche quando segna la Spagna lo stadio non si scoraggia: salta, canta e sventola le bandiere. Il risultato conta ma quel che conta di più è sostenere i talentuosi ragazzi di Gigi Di Biagio. Il primo tempo scorre via fino ad un boato che risuona fin sui colli. Federico Chiesa ha pareggiato. Il gol viene segnato sotto la San Luca e gli Azzurrini vanno ad esultare sotto la curva festante.