Capo Di Stato Maggiore Esercito
E, come questa testimonianza, forse una delle meno gravi, ce ne sono state molte altre, squallide, sulle quali non voglio e non POSSO soffermarmi!!!!!! Fra questi ragazzi si notano, evidenti, molte e differenti personalità, alcune apparentemente "normali", addirittura fino all'eccellenza negli studi; altre desiderose di effettuare l'onesto lavoro di "meccanico"; altre, infine, visibilmente in difficoltà. Questi ragazzi hanno bisogno di aiuto; e noi dobbiamo darglielo, questo aiuto, a preferenza di altri tipi di intervento che spesso pratichiamo, perché questo è visibile, tangibile e verificabile, essendo prossimo a noi. Una ragazza, con la sua testimonianza, fra le tante cose che ha detto, con una, in particolare, ha "toccato" la mia sensibilità!!! Si è lamentata (giustamente) del fatto che a scuola gli insegnanti propongono temi quali … "parlate dei vostri genitori, di vostro padre, di vostra madre", senza tenere conto che loro spesso il padre o la madre o entrambi non l'hanno. L'ho capita meglio di altri presenti, credo, perché questo è successo anche a me, essendo rimasto orfano a 4 anni.
Diffondere la cultura dell'accoglienza e radunare le energie per dare vita ad una casa famiglia. Con questo obiettivo nasce nel 1990 a Roma la cooperativa sociale L'Accoglienza e nel 1993 apre le porte Casa Betania. A raccontarci la storia di questo grande progetto è il presidente della cooperativa "L'Accoglienza" Marco Bellavitis, ex manager di una società di consulenza che dieci anni fa ha deciso di cambiare vita ed investire il suo impegno in questa realtà. Una domenica di festa a Casa Betania " Casa Betania nasce dal sogno di un gruppo di famiglie che hanno deciso di dedicarsi alla solidarietà e grazie ai coniugi Silvia e Giuseppe Dolfini che si sono trasferiti a Casa Betania come famiglia residente, per garantire un ambiente familiare ai bambini ospiti della struttura. Questa casa accoglie fino ad un massimo di sei minori da 0 a 10 anni, su provvedimento del tribunale e in attesa che i giudici definiscano il rientro nella famiglia d'origine, quando possibile, o ricerchino una famiglia adottiva o affidataria".
A quella età, i quasi tutti i ragazzi, inseriti nelle famiglie "normali", studiano ancora, vengono incoraggiati, consigliati e guidati dai genitori o da persone di famiglia. Quindi, anche questi, ne hanno bisogno! L'incontro con alcuni dei giovani che vivono nella Casa-famiglia e o negli appartamenti, che è testimonianza del loro sforzo di reagire alle ingiustizie che hanno subìto nell'infanzia, spinge ad interrogarsi, spesso senza poter trovare risposta, sui temi inquietanti della violenza minorile e dell'abuso, così come sulle esperienze dolorose che essi, durante l'evento conclusivo della serata, hanno coraggiosamente a noi rivelato. L'Associazione "Chiara e Francesco", costituita Onlus nel gennaio 2013, promuove l'inclusione sociale ed il benessere di bambini e di giovani, lontano dalle famiglie di origine, responsabili di crudeltà e di impronunciabili violenze psicofisiche. Ogni giorno, fronteggia il silenzio omertoso della Comunità ed alza la voce contro la burocrazia delle amministrazioni e l'imperfezione delle leggi, che, colpevolmente, spesso, non tengono adeguatamente conto del dolore di tanti giovani, che hanno un passato da dimenticare e si affacciano alla vita, privi del sostegno, dell'affetto e dell'aiuto delle loro famiglie di origine.
Sono ragazzi che iniziano a vivere con noi. Nella stessa struttura si trova un centro di aggregazione giovanile le cui attività e iniziative sono aperte alle ospiti del gruppo appartamento. La struttura dispone di uno sportello di supporto psicologico per percorsi psicoterapeutici. Il nome SIMPATIA nasce dall'unione dei nomi di alcune persone per noi molto significative per la loro forza. Continua a leggere.