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Anche sentimentalmente! Giuseppina infatti è stata la storia più importante della sua vita. Un corteggiamento lungo ben dieci anni, fino a quando il volto noto della Rai decise di portarla all'altare nel 2005. La loro storia è stata molto affiatata, ma non solo sentimentalmente, anche nel campo professionale. Infatti la passione per i fornelli ha portato entrambi a scrivere un libro a quattro mani dal titolo "365 giorni di buona tavola". Un racconto personale di Beppe Bigazzi che incontra le ricette italiane più tradizionali. Photo Credits:
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Firenze, 9 ottobre 2019 - Si chiamava Giuseppe, ma per tutti era Beppe. Se n'è andato un pozzo di scienza profondissimo e sconfinato della gastronomia italiana e non solo: Beppe Bigazzi, 86 anni, toscano di Terranuova Bracciolini, in Valdarno. Quel Valdarno che gli era costato carissimo, una ingiusta messa all'indice ma soprattutto una profondissima amarezza, una decina di anni fa. Complice ancora una volta tutta la sua cultura legata alla sua terra, e un proverbio: «A Berlingaccio chi non ha la ciccia ammazza il gatto»: lo citò in diretta a « La Prova del Cuoco », il programma di RaiUno cui è stato mattatore per dieci anni di fila dal 2000 al 2010, e poi di nuovo a partire dal 2013, finché la malattia non l'aveva costretto a fermarsi di nuovo. Voleva ricordare usanze tipiche delle campagne toscane in tempi difficili, quelli che aveva sperimentato di persona prima di diventare personaggio di statura internazionale, tempi nei quali mangiare il gatto non era considerato peccato e crimine antianimalista: la sua «colpa» fu di spiegare come si cucinava, quali erano le caratteristiche gastronomiche, e di puntare l'indice contro chi «si scandalizza e poi mangia conigli, polli, piccioni».
In tv curò dal 1995 al 2000 la rubrica 'La borsa della spesà all'interno del programma Unomattina su Rai1 e dal 2000 partecipò alla «Prova del Cuoco» insieme ad Antonella Clerici, sempre sullo stesso canale. Roma, appello di registi e attori: «Siamo con i ragazzi del Cinema America» Bigazzi Nel 2010 fu sospeso dalla trasmissione per la citazione del proverbio «A Berlingaccio chi non ha ciccia ammazza il gatto» in diretta, frase che indignò molti telespettatori. In seguito è passato a Sky, sul canale Alice, dove è stato co-conduttore del programma «Bischeri e bischerate». Nel 2013 era tornato alla «Prova del cuoco» per poi lasciarla definitivamente. Pochi sanno che Bigazzi aveva lavorato presso la Banca d'Italia negli anni '60 e e successivamente in Eni. Nel 1968 era stato nominato vicesegretario generale del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno nonché membro di vari comitati interministeriali per la programmazione economica fino al 1970. Premiato nel 1968 come Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, era stato anche direttore generale e amministratore delegato della Lanerossi, presidente di varie società quali Gepi, Maserati, Innocentie Tirsotex e amministratore delegato dell'Agip Petroli.
Ma qual è il motivo di una tale decisione? Il fatto è che Giuseppe citò un famoso proverbio toscano, "A Berlingaccio chi non ha ciccia ammazza il gatto", rifacendosi a una usanza popolare che prevedeva il consumo di gatti durante il periodo invernale. Bigazzi spiegò dunque anche le procedure e ammise di aver consumato spesso la carne di gatto. Questo portò a diverse polemiche, le quali ebbero come conseguenza la sua sospensione dal programma, che fu comunicata il 15 febbraio 2010. Per la gioia di tutti i suoi fan, come detto, tre anni dopo Beppe tornerà nuovamente a far parte della trasmissione per il corso della stagione 2013-2014. La vita privata di Beppe Bigazzi: figli e moglie Beppe era un tipo molto tranquillo, e così è stata la sua vita privata. La moglie di Beppe Bigazzi era Giuseppina, donna che il conduttore ha portato all'altare nel 2005 dopo ben 10 anni di corteggiamento. Beppe Bigazzi ha avuto tre figli: Laura, Lucia e Mario Nicolò. Giuseppina, prima del loro incontro, aveva già avuto un figlio: Mirko.
A seguito delle polemiche suscitate dal caso tra gli animalisti, lo stesso Bigazzi ha avuto modo di spiegare il reale senso delle sue frasi dichiarando al Corsera: "Negli anni '30 e '40 come tutti gli abitanti del Valdarno a febbraio si mangiava il gatto al posto del coniglio, così come c'era chi mangiava il pollo e chi non avendo niente andava a caccia di funghi e tartufi non ancora cibi di lusso. Del resto liguri e vicentini facevano altrettanto e i proverbi ce lo ricordano. Questo non vuol dire mangiare oggi la carne di gatto, ho solo rievocato usanze". Il ritorno a La prova del cuoco Il 28 febbraio 2013 Bigazzi era rientrato in trasmissione, e dal settembre dello stesso anno era tornato a far parte del cast fisso de La prova del Cuoco. Quindi aveva lasciato nuovamente il programma, non partecipando all'addio alla trasmissione di Annna Moroni e Antonella Clerici, sue storiche colleghe. L'omaggio di Antonella Clerici E proprio Antonella Clerici è tra i primi a rendere omaggio a Bigazzi sui social.